ANALIZZA – Paralizzati in attesa del verdetto delle urne, i Ventisette si sono impegnati in simulazioni di rischi commerciali e di sicurezza. Si spera in una ripartenza sana, ma incombe il rischio di divisioni.
In caso di vittoria di Donald Trump, Viktor Orban ha promesso di aprire « diverse bottiglie di champagne ». E questo è positivo: giovedì riceverà tutti i leader del continente a Budapest per il vertice della Comunità politica europea e venerdì dell'Unione europea. C'è chi temeva in questi giorni che, se avesse vinto il repubblicano, il primo ministro ungherese li avrebbe sorpresi invitandolo in videoconferenza alla cena prevista per giovedì sera per discutere, appunto, del risultato delle elezioni americane.
Pur avendone già fatto esperienza nel 2016, gli europei sembravano paralizzati nell’attesa del verdetto delle urne americane. Almeno questa volta non c’è stata alcuna smentita collettiva. « Ci prepariamo al risultato, chiunque vinca, ha confidato di recente un diplomatico europeo. Nel 2016 la Commissione era fiduciosa che Trump non avrebbe vinto. » Da diverse settimane, i Ventisette cercano di anticipare le possibili conseguenze…
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