Par
Edoardo Kerfrieden
Pubblicato il
4 nov. 2024 alle 18:24
; aggiornato il 4 novembre 2024 alle 18:34
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Noël Le Graët finalmente respira. L'ex presidente della Federcalcio francese (FFF), accusato di molestie morali e sessuali, si è visto archiviare la denuncia contro di lui il 17 ottobre.
Questa decisione legale mette fine a un periodo che l'uomo di 82 anni descrive come “18 mesi traumatici”.
Domenica 3 novembre, in un'intervista a L'Équipe e Le Monde, ha parlato con franchezza.
“Un sollievo per me e la mia famiglia”
“È un sollievo per mia moglie, le mie tre figlie e i miei nove nipoti. La mia famiglia era molto unita”, spiega.
Per lui il motivo del rigetto di questa denuncia è chiaro: “Il fascicolo è vuoto, l’indagine non ha rivelato alcuna molestia sessuale o morale da parte mia. “È il meglio che potevo aspettarmi”, dice.
Le Graët ritorna sulle pressioni pubbliche che lo hanno portato a lasciare le sue funzioni, prendendo di mira in particolare Amélie Oudéa-Castéra, ex ministro dello Sport, che aveva presentato un “rapporto schiacciante” contro di lui.
Lo accusa di aver orchestrato un'indagine “incriminante, con l'audizione di una quarantina di persone”. Di fronte a ciò si chiede: “Cosa ha fatto per lo sport? » e va ancora oltre nella sua critica.
Sebbene ora sia oggetto di un procedimento per diffamazione da parte di Noël Le Graët, Oudéa-Castéra viene anche derisa per la sua breve esperienza al Ministero dell'Istruzione Nazionale, dove è rimasta solo 28 giorni.
“Mi ha fatto sentire un po’ dispiaciuta”
“Preferirei giudicarla dal tempo trascorso nell’Educazione piuttosto che dal tempo trascorso nello Sport”, commenta ironicamente, prima di aggiungere in tono sarcastico: “Mi ha fatto sentire un po’ dispiaciuto, sono umano. »
Ora che si è liberato, Noël Le Graët dice di provare sollievo e amarezza allo stesso tempo. “Ho avuto un incubo, ma non mi sento come se fossi scivolato. Non ho mai inviato un messaggio di testo a sfondo sessuale. La giustizia è passata e ha riscattato il mio onore”, conclude.
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