Il candidato democratico è apparso nel popolarissimo sketch show “Saturday Night Live”, soprannominato SNL, Sabato 2 novembre in serata, due giorni prima delle elezioni presidenziali.
Kamala Harris dà il massimo. A due giorni dalle elezioni presidenziali, previste per il 5 novembre, il candidato democratico ha deciso di giocare la carta dell'umorismo partecipando alla serata di sabato 2 novembre Sabato sera in direttauno sketch show molto popolare negli Stati Uniti e trasmesso dalla NBC.
Il democratico si cimenta in una scena umoristica in compagnia dell'attrice Maya Rudolph, vestita e pettinata esattamente come lei. Le due donne si fronteggiano in un'ambientazione che ricorda i camerini di uno show televisivo.
“Se solo potessi parlare con qualcuno che è stato nei miei panni, sai, una donna nera e dell'Asia meridionale in corsa per la presidenza, preferibilmente nella zona della Baia di San Francisco”, dice Maya Rudolph, di fronte al pubblico ridente.
“Io e te, sorella”, risponde il vicepresidente, mentre lei si siede di fronte a lei, sembrando parlare al suo riflesso nello specchio. Seguono forti applausi.
“Puoi farcela”
«Molto felice di vederti, Kamala, sono qui solo per dirti: ce la puoi fare», proclama la vicepresidente al suo sosia, in un'allusione appena velata al voto.
“Poiché puoi ottenere qualcosa che il tuo avversario non è in grado di ottenere, puoi aprire le porte”, sostiene il candidato più che mai in campagna.
Mentre l'attrice Maya Rudolph ride esageratamente, Kamala Harris la interrompe improvvisamente: “Non rido davvero così, vero?” “Un po'”, risponde l'attrice, con un'aria falsamente imbarazzata. Un modo di puntare sull'autoironia, in una campagna particolarmente virulenta, mentre Donald Trump si prende regolarmente gioco delle risate del suo rivale.
Lo spettacolo Sabato sera in direttasoprannominato SNL, si prende regolarmente gioco della classe politica americana. Altri politici, come Hillary Clinton e Barack Clinton, sono apparsi lì.
D-2 prima delle elezioni
Kamala Harris e Donald Trump stanno sondando da diverse settimane gli stati chiave per le elezioni presidenziali in cerca del sostegno degli elettori.
In un incontro nella Carolina del Nord, l'ex presidente ha rinnovato sabato i suoi attacchi contro “Kamala con un basso quoziente intellettivo”, la cui eventuale presidenza dal 20 gennaio scatenerebbe, secondo lui, “una depressione simile a quella del 1929”.
La democratica, al contrario, è apparsa come unificatrice in un incontro nello stesso stato, esprimendo il suo desiderio di essere il “presidente di tutti gli americani”.