Juba Touabi, Media365, pubblicato venerdì 1 novembre 2024 alle 10:45.
Le riserve dell'Olympique Marsiglia stanno attraversando un periodo tumultuoso segnato dalle tensioni tra Jean-Pierre Papin, allenatore della Nazionale 3, e Ali Zarrak, allenatore della Pro 2.
Papin critica Zarrak per le interferenze nelle sue scelte tattiche, in particolare nella gestione delle sostituzioni, che percepisce come una molestia morale. Questa situazione ha spinto l'ex Pallone d'Oro a chiedere l'apertura di un'indagine interna per fare chiarezza sul comportamento dell'allenatore del Marsiglia. Il clima attorno a Jean-Pierre Papin si è incupito quando ha rivelato sulle colonne di La Provence di aver ricevuto minacce da parte di alcuni motociclisti che lo invitavano a lasciare Marsiglia, cosa che ha portato a un rafforzamento della sicurezza nella sua casa. “ Questo non può più andare avanti. Non posso vivere così per tutta la vita “, ha detto.
“Non ho problemi con Pablo”
Nonostante questo contesto teso, Jean-Pierre Papin assicura di mantenere buoni rapporti con la direzione dell'OM, compreso il presidente Pablo Longoria, con il quale intrattiene un dialogo regolare. “ A volte, leggendo la stampa, ho l'impressione di avere problemi con tutti. Ma con Pablo (Longoria, ndr) non ho problemi. Quando ho bisogno di vederlo, lo vedo “, ha indicato. Al centro di queste tensioni c’è una divergenza fondamentale sulla formazione dei giovani talenti. Il progetto di Longoria, in collaborazione con Medhi Benatia e l'allenatore Roberto De Zerbi, punta ad un rapido inserimento dei giovani nel gruppo professionistico attraverso la squadra Pro 2. Papin, coadiuvato da Marco Otero, responsabile della formazione, difende un approccio più progressista, credendolo un passaggio diretto in prima squadra può compromettere lo sviluppo dei giovani giocatori.
Per il momento Jean-Pierre Papin non ha espresso l'intenzione di lasciare l'OM, ma il conflitto che persiste con Zarrak potrebbe spingerlo a riconsiderare la sua posizione. Questa crisi evidenzia i profondi disaccordi che influenzano la politica di formazione dell’OM, rivelando le sfide di una rapida integrazione a fronte di una formazione più misurata. Le divisioni interne e le minacce contro l'ex nazionale francese aggiungono una dimensione preoccupante, mettendo a repentaglio la stabilità di un club nel pieno della ristrutturazione.
