Dopo una sparatoria legata al traffico di droga avvenuta nella notte tra giovedì 31 ottobre e venerdì 1 novembre a Poitiers, il ministro degli Interni si è dichiarato favorevole ad una nuova legge per combattere il traffico di droga. Quest'ultimo vuole anche continuare la repressione contro i consumatori, riferisce Le Parisien.
“I narcoscum sono ovunque. Dovremo combatterli con implacabile determinazione”. Usando numerosi neologismi, l'inquilino di Place Beauvau ha annunciato di volere una nuova legislazione per combattere i narcotrafficanti. Quest'ultimo ha menzionato in particolare il rischio di un possibile “Messicanizzazione del Paese” il giorno dopo una sparatoria avvenuta a Poitiers nella notte tra giovedì 31 ottobre e venerdì 1 novembre.
Secondo il Ministro degli Interni, infatti, la sparatoria, che ha coinvolto tra le 400 e le 600 persone, sarebbe “legato al traffico di droga”. Su BFMTV-RMC, quest'ultimo ha indicato “Siamo a un punto di svolta”. Ma allora chi sono questi famosi delinquenti? Per il ministro si tratta “individui, trafficanti che utilizzano i mezzi più feroci e violenti per regolare i conti e soddisfare la propria avidità”. Di fronte a questa situazione segnalata da Retailleau, quest'ultimo vuole una risposta strutturale attraverso un testo giuridico.
La Francia è dipendente dalla repressione?
“Ieri ho visto il primo ministro e Didier Migaud [ministre de la Justice] c'era, so che è allegato a un nuovo testo”ha detto su BFMTV. Oltre a un nuovo testo, il ministro, che vede una continuità tra consumatori e omicidi legati alla tratta, vuole anche penalizzare ulteriormente chi consuma. “Io difendo una cultura della responsabilità”.
Classificata tra i paesi più repressivi in termini di legislazione sul consumo di droga, la Francia resta ancora oggi uno dei paesi europei dove si consuma più cannabis e dove il consumo di cocaina continua ad aumentare, segnala Medici del Mondo in un articolo.
pubblicato il 1 novembre alle 11:12, Gabriel Gadré, 6Médias
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