Novità NOS•oggi, 11:35
È prevista nuovamente la pioggia in Spagna, tre giorni dopo le inondazioni senza precedenti che hanno ucciso almeno 158 persone. Inoltre a Valencia c’è il pericolo che la diga crolli a causa dell’accumulo d’acqua.
Un’agenzia meteorologica spagnola ha emesso allerte di forti piogge a Tarragona, in Catalogna e in parte delle Isole Baleari.
La diga, situata a Sot de Chera, è attentamente monitorata. Cinquanta persone sono state evacuate a scopo preventivo. Il livello di minaccia è stabile e sembra che le acque stiano cominciando a ritirarsi, scrive il quotidiano El Pais.
Niente elettricità e acqua
La tempesta ha causato interruzioni di corrente in quasi 150.000 famiglie. Tre quarti delle case ora hanno di nuovo la corrente elettrica, ma ci sono ancora zone difficili da contattare. Ci sono anche case dove non c’è acqua corrente.
500 soldati arriveranno oggi nella regione per aiutare a rimuovere le macerie e recuperare i corpi. Le vittime recuperate sono state trasferite, tra l’altro, nell’edificio della Borsa di Valencia, perché altrove mancano posti dove immagazzinare i corpi.
Si stima che l’entità dei danni materiali ammonti a miliardi di euro. Per gli assicuratori sarà uno dei disastri più costosi della storia spagnola. Ci sono aziende che vogliono donare soldi, ad esempio il Real Madrid ha già donato 1 milione di euro.
I saccheggi avvengono anche in villaggi prevalentemente isolati. Sui social si possono vedere video di persone che svuotano un supermercato. Mercoledì la polizia ha arrestato 39 persone.
Gli agenti sono stati schierati per prevenire ulteriori furti in case, automobili e negozi.
Fossa fredda
Il clima estremo è stato causato da un fenomeno meteorologico, il cosiddetto pozzo freddo: cioè una bolla di aria fredda in una zona di bassa pressione in alto nell’aria. È incastrato tra zone di alta pressione ed è quindi difficile fuggire.
La temperatura del Mar Mediterraneo è attualmente di 20 gradi, mentre nella zona fredda è di -20. “Questa grande differenza di temperatura crea forti correnti d’aria verticali, che possono rapidamente formare enormi nuvole di pioggia. Può cadere molta pioggia in breve tempo, soprattutto in una zona montuosa”, ha detto in precedenza il meteorologo NOS Marco Verhoef.
Man mano che la terra si riscalda, questi tipi di condizioni meteorologiche estreme diventeranno più comuni. Quest’estate l’acqua nel Mar Mediterraneo è stata più calda che mai: ad agosto è stata misurata una temperatura dell’acqua di 28,47 gradi. Questo mese anche l’acqua è molto più calda del normale.
Il corrispondente Miral de Bruijne ha parlato ieri ai residenti della città più colpita:
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