Como-Lazio 1-5: doppio Castellanos, Pedro, Mazzitelli, Patric, Tchaouna

Como-Lazio 1-5: doppio Castellanos, Pedro, Mazzitelli, Patric, Tchaouna
Como-Lazio 1-5: doppio Castellanos, Pedro, Mazzitelli, Patric, Tchaouna
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da nostro inviato Stefano Cieri

31 ottobre 2024 (modifica alle 23:15) – COME

La Lazio non si ferma più. Vittoria larghissima e convincente anche a Como (che non vedeva il suo stadio violato dallo scorso gennaio). Per i biancocelesti è la settima vittoria nelle ultime otto partite giocate tra coppa e campionato. Tre punti che valgono il terzo posto in classifica in coabitazione con Atalanta e Fiorentina. Serata di gloria per la squadra di Baroni sia a livello di singoli sia di collettivo. Al bel gioco, col passare delle giornate, la formazione romana sta aggiungendo una maturità e una sicurezza che la spingono sempre più in alto. Brutta battuta d’arresto invece per il Como. Dopo tante belle prestazioni (con risultati alterni) stavolta i lariani giocano e perdono male. Sta ora a Fabregas e i suoi uomini fare in modo che si tratti solo di un episodio.

L’uno-due della Lazio

Moduli speculari (4–2-3-1) per entrambe le squadre, ma atteggiamento in campo molto diverso. Quello della Lazio è più aggressivo, i padroni di casa sono guardinghi. Pesa, ovviamente, anche la differente caratura tecnica, ma l’impressione è che la Lazio voglia fare la partita, mentre il Como preferisca attendere per sfruttare gli spazi che la formazione ospite potrebbe lasciare. Non accadde perché la squadra di Baroni occupa molto bene gli spazi, ha sincronismi ormai collaudati e l’intensità sempre giusta. Alla fine Baroni fa solo due cambi rispetto alla squadra che ha battuto il Genoa. Uno è forzato (Vecino per l’acciaccato Rovella), l’altro (Pedro per Dia) è dettato dall’ottimo momento di forma dello spagnolo. Due le novità anche di Fabregas rispetto al match col Torino. Cambiano i due mediani: Braunoder rileva Roberto (come già successo contro il Toro) e Mazzitelli rileva Perrone. Dopo una fase di studio che dura una ventina di minuti la Lazio accelera e nel giro di tre minuti piazza un uno-due micidiale. Apre le marcature al 28’ Castellanos (che aveva già impegnato Audero in precedenza) su calcio di rigore concesso per fallo di mano di Dossena su colpo di testa dello stesso Castellanos (Pairetto non lo vede, ma interviene il Var). Tre minuti più tardi raddoppia Pedro che capitalizza al meglio l’assist del solito Tavares (Audero si tuffa in ritardo). Il Como accusa il colpo e la Lazio gioca sul velluto. L’unico segnale dei padroni di casa arriva poco prima delle intervallo con un colpo di testa di Dossena (su angolo di Paz) che Provedel respinge.

I biancocelesti dilagano

La ripresa comincia con un cambio per parte. Nel Como esce Fadera e al suo posto entra il più offensivo Da Cunha. Baroni risponde con l’inserimento di Dia al posto di Noslin (Pedro va sulla fascia e il nuovo entrato si piazza dietro Castellanos). Il Como, sotto di due gol e con ormai poco da perdere, decide che è giunto il momento di gettare il cuore oltre l’ostacolo. Il risultato è che dopo otto minuti i padroni di casa dimezzano lo svantaggio: Patric devia male un traversone di Nico Paz, la palla finisce a Mazzitelli che inventa un gol bellissimo di rovesciata. A meta ripresa, uno dopo l’altro, i due episodi che nel giro di pochi minuti lasciano le due squadre in dieci. Prima è il già ammonito Braunoder a fare un intervento su Pedro che viene sanzionato col secondo giallo. Cinque minuti dopo stessa sorte per Tavares: la seconda ammonizione del portoghese arriva per un fallo su Strefezzza. Baroni corre subito ai ripari e inserisce Pellegrini per Isaksen. Le squadre si allungano e la partita entra in una fase in cui può succedere di tutto. Ad approfittare della situazione è la Lazio, che torna al gol sugli sviluppi di un angolo (che nasce dopo un mezzo miracolo di Audero su Castellanos). Dalla bandierina calcia Pedro, Dia allunga la traiettoria e sul secondo palo Patric la mette dentro di testa. Il Como prova a riorganizzarsi, ma non ci riesce, anche perché mentre Baroni è bravo a ridisegnare subito la squadra con Pellegrini al posto di Isaksen Fabregas tarda troppo a fare i cambi (entrano Cerri e Engelhardt, poi Gabrielloni e Barba). La Lazio diventa padrona del campo e arrotonda ulteriormente il punteggio. È ancora Castellanos a segnare su assist di petto di Dia. E a rendere il punteggio pesantissimo per il Como provvede Tchaouna nel recupero su assist di Lazzari (entrambi subentrati).

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