Nuova rivoluzione di palazzo nell’Anderlecht con la cacciata di Jesper Fredberg e l’arrivo di Olivier Renard. Come molti, Marc Degryse ha notato l’influenza riscoperta di Wouter Vandenhaute.
Jesper Fredberg non era più dietro le decisioni importanti degli ultimi mesi. “Per cominciare, Wouter Vandenhaute ha ridotto il potere di Fredberg rimuovendo il suo allenatore Brian Riemer, ma abbiamo anche visto che quando è arrivato David Hubert, Fredberg non aveva più un rapporto diretto con l’allenatore. Letteralmente: non c’era più alcun collegamento radio con la panchina”, ha osservato Marc Degryse per Het Laatste Nieuws.
Vandenhaute ha dichiarato di voler cambiare la struttura del club e anche Fredberg ha ritenuto di non avere più il suo posto di direttore sportivo: “Sicuramente deve essersi sentito un po’ messo da parte. E credo che la sua partenza sia stata di comune accordo. Fredberg vide arrivare la tempesta.
Nessun margine di errore a gennaio
Con Olivier Renard, l’Anderlecht ha subito assicurato la transizione. Anche se l’ex portiere avrà meno compiti e responsabilità: “Trovo positivo che Vandenhaute abbia trovato subito un’alternativa con Olivier Renardo. Non lascia che l’Anderlecht sprofondi nel vuoto.”
“Chi riesce a mantenere il suo club nella MLS americana per cinque anni ha necessariamente delle capacità. Renard dovrà rimediare a gennaio a ciò che non va oggi; dovrà arrivare con i rinforzi. La scelta di Renard comporta comunque un rischio” continua Degryse.
Il suo nome è stato fatto da Dejan Veljkovic nell’operazione “Mani Pulite”, tanto da spingere lo Sporting a inserire una clausola in caso di rinvio a giudizio. “Il suo presunto ruolo nel Mains Propre – non voglio commentarlo – e il suo passato allo Standard fanno sì che agli occhi dei tifosi non parta da tabula rasa. Renard non potrà mettere a tacere tutto questo finché “con una buona finestra di mercato a gennaio” conclude Marc Degryse. Il lavoro quindi è già notevole.