Re Carlo ha assistito ad una messa ed ha espresso la sua “grande gioia” per il ritorno in Australia domenica nella sua prima apparizione pubblica da quando è arrivato nel Paese.
Il sovrano 75enne è arrivato con la moglie Camilla a Sydney venerdì sera tardi. Affetto da cancro, trascorse il sabato riposandosi prima di iniziare i suoi obblighi reali.
Charles ha fatto la sua prima apparizione pubblica domenica mattina, durante la messa nella chiesa anglicana di St Thomas, nel nord di Sydney.
Alcune centinaia di persone si sono radunate intorno all’edificio e hanno applaudito, fiori e bandiere in mano.
Più tardi quel giorno, Charles pronunciò un breve discorso al consiglio legislativo dello stato del New South Wales, dove elogiò “la promessa e il potere della democrazia rappresentativa”.
Poi si è concesso una battuta sulla sua età: “Sono arrivato in Australia per la prima volta quasi 60 anni fa, il che è un po’ preoccupante”.
“Mi resta solo da dire quanto sono felice di venire per la prima volta come sovrano”.
Carlo trascorrerà il resto della domenica all’Admiralty House, la residenza del governatore generale dell’Australia, rappresentante del monarca nel paese.
Una nuova possibilità di vedere il re sarà offerta agli australiani lunedì, quando arriverà a Canberra, la capitale, per la parte più impegnativa di un programma più leggero, rispetto alle tradizionali visite reali.
La fragile salute del re gli risparmiò lunghe passeggiate e un programma che si estendeva per diverse settimane.
Questo viaggio di nove giorni in Australia e nelle Isole Samoa è il primo grande tour di Charles dopo la sua incoronazione e l’annuncio del suo cancro.
Una manciata di manifestanti si è radunata domenica vicino alla chiesa, portando cartelli che chiedevano di “decolonizzare” l’Australia.
Secondo un recente sondaggio, circa un terzo degli australiani sarebbe favorevole all’abolizione della monarchia, un terzo sarebbe favorevole al suo mantenimento e un terzo non ha alcuna opinione. Il fervore monarchico nel Paese nel 2024 è in ogni caso molto inferiore rispetto all’ultima visita reale del 2011, quando migliaia di persone accorsero per salutare la regina Elisabetta II.
