Il giocatore più veterano dell’intera storia del Real Madrid. Più di chiunque altro, in 122 anni. Questo accadrà stasera a Balaídos. Paradossi della vita, lo stadio dove ha visto l’unico cartellino rosso diretto di tutta la sua carriera. La scena di un calpestio involontario… e di un’impresa volontaria. Combattuto, lavorato e perseguito. Oggi diventa reale. Giocando anche solo per un secondo, Modric supererà il record di Puskás e diventerà il giocatore più anziano a competere in una partita ufficiale con il Real Madrid. Una leggenda vivente. La storia nel presente. Ci riuscirà a 39 anni e 40 giorni. Da lì in poi resta da vedere dove metterà il segno. Ma supererà Cañoncito Pum, che giocò una partita di Copa contro il Betis nel 1966 a 39 anni e 36 giorni. Oggi il trono dell’Olimpo passa a un nuovo re. Il ragazzo di Zara. La leggenda di Chamartín. Luca.
Dal 26 novembre è il giocatore più anziano del club della Liga. Quella notte a Cadice avrebbe potuto sistemarsi, ma non lo fece. La sua ambizione lo ha portato a guardare, senza timore, alla vetta dell’Ottomila più alto: essere il giocatore più anziano di tutte le competizioni. L’8 maggio 1966, Puskás giocò una partita di Copa contro il Betis. E da allora, la siccità. Era un’utopia. Buyo e Dudek ci sono andati vicini, ma si sono dovuti accontentare dell’argento e del bronzo. Fino all’arrivo di Modric. Ha arrampicato, arrampicato e arrampicato fino ad oggi. Stasera, quando suggellerà il traguardo: giocare una partita con il Real Madrid in età più avanzata di quella di Ferenc 58 anni fa. Luca, 39 anni e 40 giorni.
E poi, cosa? La grande domanda. È troppo presto per parlare di mosse, ma Modric comunica che si sente abbastanza forte per rimanere ai livelli d’élite. Non c’è dubbio. “L’età è solo un numero, l’unica cosa importante è quello che si vede in campo… e mi sento bene”, ha lasciato intendere durante la sosta per le nazionali con la Croazia. Sta vivendo la sua prima stagione da capitano e immagina una nuova sfida: essere il primo giocatore nell’intera storia del Real Madrid a infrangere la barriera dei 40 anni. Per fare ciò, avrebbe bisogno di rinnovare per un’altra stagione; quella necessaria per raggiungere i Mondiali del 2026. Carpe diem. Per ora diventerà il più anziano nella storia del club.
Un calciatore sinonimo del suo allenatore, che si vociferava sarebbe diventato il suo assistente se si fosse ritirato (Luka, con l’animo da allenatore, avrebbe emulato i passi di Zidane). Lui e Carletto vedono il calcio e la vita allo stesso modo. Hanno trasformato le loro virtù in glorie. Luka è il giocatore più allineato da Ancelotti al Real Madrid: 231 partite, superando le 221 di Carvajal. In termini di minuti è secondo, ma è sulla buona strada per raggiungere la vetta: con 15.310 minuti, si avvicina sui 16.612 minuti di Carvajal, i più utilizzati da Ancelotti sotto questo aspetto. A Modric mancano solo 15 partite complete per superarlo e diventare il più utilizzato dal suo allenatore e dal suo club, in tutti i sensi.