Il mercato immobiliare degli uffici in Île-de-France sta attraversando un periodo critico, con oltre 5,2 milioni di metri quadrati di uffici vuoti, che rappresentano un tasso di posti vacanti di 9,5%. Questa situazione è il risultato di un aumento 13% rispetto all’anno precedente, esacerbato dagli effetti duraturi della crisi COVID-19 e dalla diffusa adozione del lavoro a distanza. Le aziende hanno ridotto la loro necessità di spazi di lavoro, portando a un continuo aumento degli spazi vacanti dal 2019.
Contesto e tendenze
L’attuale crisi ha visto raddoppiare i posti vacanti dopo il lockdown. Ad eccezione di La Défense, tutti i mercati dell’Ile-de-France sono interessati. A Parigi, anche se gli affitti restano elevati, è aumentata anche l’offerta immediata, raggiungendo circa 600.000 mq di spazi non occupati. Le previsioni indicano che il posto vacante potrebbe peggiorare ulteriormente con la consegna del 620.000 mq ulteriori previsti per il quarto trimestre.
Stato degli affitti e degli investimenti
Nonostante questo surplus di offerte, gli affitti tengono. L’affitto medio per gli uffici di seconda mano è 448 euro per metro quadrato all’anno, mentre quella delle nuove costruzioni è leggermente inferiore a 441 eurocon rispettivi incrementi di 5% et 3% più di un anno. Tuttavia, gli investimenti complessivi nel settore immobiliare aziendale sono scesi a 1,1 miliardi di euro per il terzo trimestre del 2024, ovvero un calo del 12% rispetto all’anno precedente. In termini annuali cumulativi, questa riduzione è stata raggiunta 46%che riflette un mercato in difficoltà.
Prospettive future
La trasformazione degli uffici vacanti in alloggi è prevista come soluzione alla crisi abitativa. È stato adottato un disegno di legge per facilitare questa riconversione, anche se i parlamentari riconoscono che si tratta di un primo passo insufficiente.
L’attuale situazione del mercato immobiliare in Île-de-France evidenzia un crescente squilibrio tra domanda e offerta, con implicazioni significative per le imprese e gli investitori.