Recensione / “Niki” (2024) di Céline Salette: dieci anni nella vita dell’artista visiva Niki de Saint-Phalle

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Presentato al Festival di Cannes 2024 lo scorso maggio, Niki arriva nei cinema francesi il 9 ottobre. È Charlotte Le Bon che scivola (molto bene) nei panni dell’artista Niki de Saint-Phalle davanti all’obiettivo di Céline Salette. Il parere e la critica alle Bulles de Culture.

Sinossi:

Parigi 1952, Niki (Charlotte Le Bon) si è trasferita in Francia con il marito e la figlia, lontana da un’America e da una famiglia soffocanti. Ma nonostante la distanza, Niki è regolarmente scossa dai ricordi della sua infanzia che invadono i suoi pensieri. Dall’inferno che scoprirà, Niki troverà nell’arte un’arma per liberarsi.

Niki: un film biografico sulla famosa Niki de Saint-Phalle

Tre film biografici usciranno nei cinema questo mese di ottobre 2024: Lee (sul fotografo Lee Miller), Signor Aznavour (sul famoso cantante) e Niki sul pittore, incisore, scultore e regista Niki de Saint-Phalle.

Scomparsa nel 2022, l’artista visiva portava dentro di sé i dolorosi segreti familiari legati all’incesto. In un momento in cui la parola è libera, questo film sui dieci anni della sua vita è tempestivo.

Papà (titolo apparentemente semplice, forte quando si conosce la sua storia) e Un sogno più lungo della notte sono due film che erano stati realizzati Niki de Saint-Phalle negli anni ’70, oggi è la protagonista di un film che racconta più la donna che l’artista.

“È stato scoprendo un’intervista con Niki de Saint Phalle sull’Instagram di Juliette Binoche che sono colpito sia dalla potenza del discorso dell’artista nel 1965 sia dalla sua somiglianza con Charlotte Le Bon. Ce lo spiega Céline Salette nella cartella stampa.

Copyright Mazzo selvaggio

Quando la memoria traumatica incontra l’arte

Questo gli farà venire voglia di realizzare il suo primo film. In questo film chiamato semplicemente Nikil’artista Niki de Saint-Phalle recupererà la memoria dell’incesto paterno subito. La vediamo mentre tenta di rialzarsi, rivelandosi attraverso l’Arte. Céline Salette aggiunge: “Il suo viaggio, ciò che realizza come trasmutazione, è per me la sua opera più grande. Un lavoro che dovrà rinnovare per tutta la sua vita. Morire e rinascere a se stessa..

Su questo è già stato detto tutto opera cinematografica delicata ed elegante. Lì troviamo un vero sguardo femminileun vero lavorare fianco a fianco tra una regista donna e un partner di alto livelloanche regista – e quindi inevitabilmente dà buoni consigli.

Un film sulla resilienza

Te lo stavi chiedendo? Ecco la risposta: nel film non viene mostrata alcuna opera di Niki de Saint-Phalle. I diritti erano molto complicati da ottenere e non esisteva alcuna autorizzazione. Ma Céline Salette ha visto un parallelo tra la storia dell’emancipazione di Niki de Saint-Phallee quello di molte donne, era interessata a vedere Niki trasformarsi.

Ed è nato il punto di vista della catarsi attorno all’opera. Questo è l’angolo che lo spettatore trova in questo film biografico Niki.

“Non si trattava di sapere cosa potrebbe pensare lo spettatore delle opere stesse, ma di vedere l’artista alle prese con la sua creazione, da vicino, nella sua catarsi”.spiega il regista.

Ciò indubbiamente frustrerà alcuni: la durata della vita interpretata nel film è ridotta (un decennio) e non mostra alcuna opera. Sarà sicuramente necessario completare con la visita alle mostre dedicate a Niki de Saint-Phalle. La fontana Stravinskijdetta anche Fontana degli Automi, realizzata nel 1983, è, ad esempio, un’opera ancora visibile proprio accanto al Centro Nazionale d’Arte e Cultura Georges-Pompidou a Parigi. E’ stato appena restaurato.

Nikki recensione recensione film 2024 (2)
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Questa fontana è stata realizzata insieme alla compagna di viaggio e amante dell’artista Jean Tinguely. Salutiamo anche la performance dell’attore su questo argomento. Damien Bonnard chi lo incarna qui. È irresistibile.

Per quanto riguarda Charlotte Le Bonha dimostrato più volte di essere una delle attrici su cui si deve contare a tutti i costi nell’era moderna. Il ruolo di Niki de Saint-Phalle è un grande regalo di Céline Salette.

La nostra opinione?

Il film biografico Niki ci fa venire voglia di saperne di più su Niki de Saint-Phalle perché mette in risalto una donna stimolante. Non possiamo vedere le opere ma possiamo sentire le emozioni che le attraversano… e questo non è male.

Saperne di più:

Luigi Lattuca
Giornalista culturale affascinato dai comportamenti umani, ama ritrovarsi a difendere da solo il cinema e si diletta anche in serie tv e saggi incisivi.

TOP 3 TV: “Desperate Housewives” (2004-2012), “Revenge” (2011-2015), “2 Broke Girls” (2011-…)
TOP 3 Cinema: “Batman, la sfida” (1992), “La Bella e la Bestia” (1991), “8 Donne” (2002)
TOP 3 Letteratura: “La valutazione dell’intelligenza” (1935) di Paul Valéry, “Roberto dei nomi propri” (2002) di Amélie Nothomb, “A noi due, Parigi!” (2012) di Benoît Duteurtre

Sito personale: Les caprices de Luigi

Luigi Lattuca

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