Gli ATSEM rappresentano 57.000 agenti, il 99% dei quali sono donne. Questi operatori di collegamento si occupano, negli asili nido, di accogliere i bambini al mattino, di registrarli alla mensa, di accompagnarli ai servizi igienici, di dar loro acqua, vestirli, condurre laboratori con gli insegnanti, di confortarli, di sostituire l’AESH perché “abbiamo almeno tre bambini in difficoltà per classe, anche se nella scuola ci sono solo tre AESH”.
Secondo un recente studio della Cassa Nazionale Pensioni Agenti degli Enti Locali, il 62% degli intervistati ATSEM ritiene che il proprio lavoro abbia un impatto negativo sulla propria salute fisica e/o psicologica. Quasi uno su due afferma di iniziare la giornata sentendosi esausto. Vengono dimostrati i rischi professionali, legati in particolare al volume del suono, alle infezioni e ai prodotti chimici. E invece di alleggerire il loro lavoro, oggi lo stiamo rendendo più pesante.
Oltre ad accudire i bambini in classe, sono costretti a svolgere anche tanti altri compiti: pulire i locali, accompagnarli durante l’orario della mensa, accompagnarli nelle gite scolastiche. E soprattutto, da ora in poi, cambiare i ragazzi, che cambia anche il senso della loro professione.
Un ATSEM, la settimana scorsa, a Lisons nel Puy-de-Dôme mi ha detto: “Faccio questo lavoro da nove anni, da quattro anni con i più piccoli. Prima c’era una condizione: “Porteremo tuo figlio a scuola se è pulito”. Quindi i genitori hanno fatto uno sforzo. Adesso è finita… Prima c’erano uno o due incidenti al giorno. Lì, martedì, ne ho cambiati dieci. Prima del pisolino, durante il pisolino, dopo il pisolino, non si ferma. Mi esaurisce. Non abbiamo un posto dove cambiarli. Quindi li mettiamo in piedi nei bagni e ci inginocchiamo sul pavimento. Per la prima volta nella mia carriera ho mal di schiena. E anche se siamo tornati solo da tre settimane… invece di fare laboratori di pittura, siamo nel caos. Scoraggia, fa male al morale. »
Sui gruppi Facebook di Atsem molte testimonianze raccontano situazioni simili:
“Classe piccola/sezione media, bambini con pannolini, 8 cambi in 1 ora, bambini disabili senza AESH. Inferno. Non voglio più fare questo lavoro. Sta diventando troppo difficile. »
“Recensione delle prime 2 settimane di scuola: sono l’unica che mi sembra di aver già fatto 1 mese di scuola. Sono già stanco, moralmente e fisicamente. Amo il mio lavoro, ma nella mia classe ci sono già almeno 2 bambini con disturbi, quindi un altro mi sembra insormontabile. Mi sento un po’ depresso e, francamente, non credo che manterrò questo ritmo a lungo. »
Quali misure intende adottare, Signora Ministro, per migliorare le condizioni di lavoro degli Atsem che, nonostante la loro vocazione a questa professione, vedono aumentare il loro carico di lavoro, con un peggioramento della loro salute fisica e psicologica?