Un Jodoignois ai Mondiali Gravel: “La migliore esperienza della mia vita”

Un Jodoignois ai Mondiali Gravel: “La migliore esperienza della mia vita”
Un Jodoignois ai Mondiali Gravel: “La migliore esperienza della mia vita”
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Nel gruppo troviamo Théo Semal, originario di Piétrain. Le strade di campagna, sterrate, lui lo sa… “Partecipare a questi campionati era per me un obiettivo, soprattutto perché conosco molto bene la regione, ci vado spesso in bici. L’anno scorso ho corso all’Oud Heverlee per il Campionato Europeo, quindi sembrava proprio così. Posso addirittura dire che era l’obiettivo della stagione.”

La qualifica, Théo Semal l’ha ottenuta a Houffalize, “in territorio familiare visto che in passato ho fatto molta mountain bike.”

Cos’è la ghiaia? “Un ottimo mix tra mountain bike e bici da corsa. Provengo dalla mountain bike poi ho smesso di pedalare per otto anni e quando ho ricominciato ho optato per la strada. Lì il mix tra le due discipline è fantastico. Il lato tecnico mi avvantaggia e, con la strada, ho un motore più grande, che offre un buon compromesso per lo sterrato. Niente a che vedere invece con il ciclocross dove facciamo sforzi molto più brevi, massimo un’ora, mentre qui siamo sulle sei ore.”

Questa domenica, 180 chilometri da percorrere a 32 km/h, ovvero 5 ore e 43 minuti di sforzo. Un percorso in linea retta fino a Lovanio, poi due anelli da 48 chilometri. Famosa logistica organizzativa per delimitare e garantire questo.

Anche la ghiaia ha sensazioni…”Una sensazione di libertà perché puoi davvero andare ovunque, purché tu sia bravo tecnicamente. E una sensazione di velocità sui sentieri. Quando si va a più di 40 km/h sui sentieri della foresta di Soignes, è incredibile. Per me mi dà molto piacere, mi diverto molto di più sulla ghiaia che su strada. Mi piace un percorso, lo provo e spesso va benissimo”.

Anche essere all’inizio dei Mondiali è stata un’esperienza. “La migliore esperienza della mia vita. Avevo amici e parenti che mi incoraggiavano. E poi, correre con la maglia della nazionale belga, è stato semplicemente grandioso. Persi nella pampa, abbiamo sentito in lontananza ”vieni in Belgio, vai in Belgio…” Una sensazione straordinaria. C’erano aree protette ma potevamo contare su molta gente agli incroci.”

Arrivato un’ora dopo il campione del mondo, Théo ha vissuto un momento fantastico.

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