È morto all’età di 28 anni Sammy Basso, figura emblematica nella lotta alla progeria. Questo italiano, affetto dalla sindrome di Hutchinson-Gilford, era considerato il paziente più anziano al mondo affetto da questa rara malattia che causa un invecchiamento precoce.
Un viaggio eccezionale
Biologo impegnatoSammy Basso ha dedicato la sua vita alla sensibilizzazione e alla promozione della ricerca sulla progeria. Laureato in biologia molecolare presso l’Università di Padova, ha proseguito gli studi con una specializzazione nel 2021, focalizzando il suo lavoro sui legami tra infiammazione e progeria.
Fondatore dell’Associazione Italiana Progeria (AIPro. Sa.B.) a soli 10 anni Sammy è diventato il volto di questa lotta in Italia e nel mondo. Il suo impegno gli è valso nel 2019 il cavalierato dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
Una lotta pubblicizzata
Molto attivo sui social network, in particolare su Instagram dove contava più di 72.000 abbonati, Sammy Basso ha sfruttato la sua notorietà per informare e mobilitarsi attorno alla sua causa. Il suo recente viaggio in Cina aveva lo scopo di diffondere la consapevolezza a livello internazionale.
Una partenza prematura
Sammy Basso è mancato improvvisamente durante una cena tra amici, lasciando dietro di sé un’eredità di speranza e coraggio. Il Primo Ministro italiano Giorgia Meloni ha reso omaggio alla sua memoria, sottolineando il suo straordinario esempio di forza e ottimismo di fronte alle avversità.