Mentre le elezioni legislative anticipate pongono fine al mandato di Primo Ministro di Gabriel Attal, la redazione di Politicosotto la guida della responsabile del suo servizio politico, Pauline de Saint Remy, ha guardato dietro le quinte dello scioglimento decretato dal presidente Emmanuel Macron all’indomani delle elezioni europee. Per parlare di questo libro, che sarà pubblicato il 9 ottobre da Denoël, Pauline de Saint Remy ha rilasciato un’intervista ha i nostri colleghi di L’Espresso lo scorso 3 ottobre. L’occasione per lei di tornare sui rapporti tra Emmanuel Macron e il suo ex primo ministro: “Attal ha un lato molto professionale, che apprezza, ma non c’è affetto”.ha spiegato il giornalista, pur confidando che i due uomini no “Non sono mai stato molto vicino.”
In particolare, Pauline de Saint Remy ha rivelato che il Presidente della Repubblica difficilmente avrebbe apprezzato il fatto che Gabriel Attal si circondasse di un “guardia stretta interamente al servizio della sua immagine personale”che sarebbe stato sistematicamente presente quando il ministro avrebbe parlato al telefono con il capo dello Stato. Il giornalista politico ha menzionato anche il “controvisita non programmata” di Gabriel Attal al Salon de l’Agriculture, che sarebbe stato vissuto come “un’umiliazione”per Emmanuel Macron… Potrebbe questo spiegare perché il presidente ha informato Gabriel Attal dell’imminente scioglimento solo all’ultimo momento? Secondo chi gli è vicino, la notizia sarebbe stata a “cioccolato” per l’ex Primo Ministro, mentre “Altri sono stati avvertiti molto prima.”
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Gabriel Attal: queste nuove alleanze che non avevamo previsto
Per Gabriel Attal la situazione si è complicata dall’avvento del nuovo governo: infatti, il nuovo primo ministro, Michel Barnier, non esita a criticare la politica portata avanti dal suo predecessore. Tuttavia, il presidente del gruppo Rinascimento all’Assemblea sembra trovarsi al centro di una nuova alleanza, che non si poteva immaginare qualche mese prima. Sostenuto da Élisabeth Borne – a condizione di non candidarsi alla direzione del partito –, che lo ha apertamente elogiato “la sua energia e talento” nelle colonne di pariginol’ex primo ministro sembra ora nella migliore delle ipotesi con Gérard Darmanin, sebbene i due politici abbiano avuto numerosi disaccordi. Ora resta da vedere cosa ci riserverà l’improbabile trio…
Articolo scritto con la collaborazione di 6Medias
Crediti fotografici: Isa Harsin / Pool / Bestimage