Il Dialogo Nazionale in Egitto – un forum lanciato dal presidente Abdel Fattah Al-Sisi – ha avviato discussioni per un possibile cambiamento nel sistema di sostegno verso un sostegno diretto in denaro invece della fornitura di prodotti alimentari a prezzi ridotti. Un sistema che, secondo molti economisti, potrebbe essere più efficiente.
Qualsiasi misura di sostegno in denaro sarà di grande importanza dopo che il governo per decenni ha fornito sussidi per l’acquisto di pane e altri beni di prima necessità alla maggior parte della popolazione.
I precedenti tentativi di riformare questo programma politicamente delicato avevano dato luogo a proteste.
Secondo il rapporto sul bilancio 2024/2025, l’Egitto spende circa 370 miliardi di sterline (7,6 miliardi di dollari) per il sostegno diretto, di cui il 36% è destinato al sostegno alimentare.
Oltre 60 milioni di persone possono acquistare prodotti alimentari di base – come pasta, olio da cucina e zucchero – a prezzi ridotti. Mentre almeno altri 10 milioni beneficiano di un enorme sistema di sussidi per il pane.
Al-Sisi e i suoi ministri criticano da mesi l’attuale sistema di sostegno. E questo, pur sostenendo che non va a beneficio dei gruppi più vulnerabili e che impone un pesante fardello sulle finanze pubbliche dello Stato.
Nell’agosto 2024, il Fondo monetario internazionale – che sta implementando un nuovo programma di sostegno del valore di 8 miliardi di dollari con l’Egitto – ha affermato che la riduzione del sostegno non mirato darebbe più spazio alla protezione sociale e allo sviluppo del capitale umano.
Il presidente egiziano ha annunciato un dialogo nazionale nel 2022 con l’obiettivo di condurre un dibattito politico e formulare raccomandazioni entro i limiti stabiliti dallo Stato.
