Un centenario storico per gli Stati Uniti

Un centenario storico per gli Stati Uniti
Un centenario storico per gli Stati Uniti
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Oggi è una giornata storica per gli Stati Uniti d’America. Mai nella sua storia un presidente emerito non aveva raggiunto il record di 100 anni. Nato nel 1924, Jimmy Carter è stato il primo a raggiungere questo traguardo. Noto outsider nel mondo della politica americana, proviene da un’umile famiglia di contadini. Ha mediato tra le questioni politiche più importanti della storia internazionale (es Accordi di Camp David) sebbene, nell’iconografia generale, non fosse tra i più amati. Presidente dal 1977 al 1981, fu uno dei tanti a dover gestire la Guerra Fredda, probabilmente uno dei periodi più complessi della storia americana. Per il suo centenario, ve lo diciamo il personaggio, l’uomo e il politico Jimmy Carter.

L’infanzia di Jimmy Carter e l’ascesa in politica

Figlio di umili contadini, originario di Plains, una piccola cittadina della Georgia, Jimmy Carter prima di entrare in politica era un umile coltivatore di arachidi. Entrato in Marina, decise di abbandonare la carriera militare dopo la morte del padre per rilevare l’azienda di famiglia. Ha iniziato alla fine degli anni ’60 come attivista del Partito Democratico ed è stato poi eletto al Senato dello Stato della Georgia.

Gli accordi di Camp David

Sotto la guida e il patrocinio di Jimmy Carter nel 1978, durante il conflitto arabo-israeliano, furono firmati gli accordi di Camp David tra il presidente egiziano Al-Sadat e il primo ministro israeliano Menachem Begin. Gli accordi furono formalizzati il ​​17 settembre 1978 alla Casa Bianca dopo 12 giorni di trattative segrete a Camp David.

La crisi degli ostaggi in Iran del 1979

La crisi degli ostaggi è nata in seguito all’occupazione dell’ambasciata americana a Teheran durante la rivoluzione iraniana. Cinquantadue diplomatici americani furono presi in ostaggio e trattenuti dal 1979 al 1981. La gestione della crisi fu ampiamente criticata dai cittadini americani, tanto da costituire la ragione principale per cui Carter non fu rieletto alle elezioni. successive elezioni presidenziali.

Il Premio Nobel per la Pace nel 2002

Dopo essere stato sconfitto da Ronald Reagan nelle elezioni presidenziali del 1980, Carter dedicò tutte le sue forze al Carter Center fondato nel 1982. Uno dei principali centri di attivismo sui temi della salute, dell’alloggio e della tutela dei diritti degli STATI UNITI. Il suo impegno post-presidenziale gli è valso il Premio Nobel nel 2002.

Il voto per Kamala Harris

Nel 2015 dichiarò di essere affetto da cancro al fegato ma, nonostante ciò, oggi ha superato la soglia dei 100 anni. Recentemente, dopo l’annuncio della candidatura di Kamala Harris per le imminenti elezioni presidenziali, ha detto a suo figlio Chip come il suo desiderio fosse quello di “sopravvivere abbastanza a lungo per votare per Kamala”. Il voto per corrispondenza in Georgia, dove ora risiede vicino alla sua città natale, inizierà il 15 ottobre. Insomma, nonostante gli anni trascorsi, Carter continua ad essere un fervente sostenitore del Partito Democratico e, soprattutto, qualcuno che vuole ancora per svolgere il suo ruolo.

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