L’accusa ha chiesto una pena detentiva a 18 mesi, di cui sei mesi sotto braccialetto elettronico, contro Magali Berdah, ex nota influencer, durante il processo a Nizza per bancarotta.
Secondo fonti dei media francesi, il pubblico ministero Sylvie Maillard ha affermato che Berdah, sebbene si presentasse come una semplice impiegata della società di intermediazione BA&CO, ne era in realtà la direttrice.
BA&CO, società fondata nel 2013 da un’amica d’infanzia di Berdah e rilevata dalla madre nel 2014, è stata liquidata nel 2015 con un deficit di 2,5 milioni di euro.
Sono state riscontrate anomalie nella gestione della BA&CO, tra cui prelievi di contanti e spese eccessive, che hanno suscitato i sospetti delle autorità.
Berdah ha ammesso la confusione tra le sue finanze personali e quelle dell’azienda, pur respingendo la responsabilità dell’appropriazione indebita. “Durante la notte ci siamo svegliati dicendo che era stata Magali Berdah a fare tutto”, si è difesa.
La difesa ha chiesto l’assoluzione, citando un’indagine tardiva. La sentenza sarà emessa il 25 novembre.
A 42 anni, Berdah è un’icona dei social media in Francia. È la fondatrice dell’agenzia Shauna Events, che collega influencer e marchi, e ha plasmato il panorama delle partnership commerciali nei reality e nell’influenza digitale.
Nonostante la sua prolifica carriera, è stata coinvolta in diverse controversie, tra cui un conflitto con il rapper Booba e accuse di pratiche commerciali senza scrupoli.
