Il processo contro i membri del Raggruppamento Nazionale per appropriazione indebita di fondi europei inizierà lunedì 30 settembre e durerà fino al 27 novembre.
Un processo per la Marina Militare. Marine Le Pen e 24 membri del Rassemblement National compariranno davanti al tribunale penale di Parigi per appropriazione indebita di fondi europei. Il processo inizierà lunedì 30 settembre e durerà fino al 27 novembre.
I membri del Raggruppamento Nazionale sono sospettati di aver istituito un sistema di remunerazione da parte dell’Unione Europea. I fatti sarebbero avvenuti tra il 2004 e il 2016. Durante questo periodo diversi assistenti parlamentari furono assunti per lavorare per il partito presieduto da Jordan Bardella a spese dell’Unione Europea.
Un’indagine durata diversi anni
Secondo il Parlamento europeo, negli anni dal 2009 al 2017, sarebbero stati sottratti ben 6,8 milioni di euro all’istituzione istituita nel 2018. I magistrati sospettavano che la RN avesse predisposto “in modo concertato e deliberato un sistema di diversione . Si ricorda che ogni deputato riceve una busta di 21.000 euro stanziata dall’Unione Europea per pagare i propri assistenti parlamentari.
Quest’ultimo avrebbe quindi lavorato per il partito, realizzando così un risparmio salariale nel bilancio di quest’ultimo. Nel 2015 il presidente Martin Schulz ha presentato un rapporto all’ufficio antifrode dell’UE.
Questi assistenti avrebbero avuto grandi difficoltà a descrivere i compiti europei che spettavano loro e alcuni non avrebbero nemmeno mai incontrato il loro datore di lavoro ufficiale.
25 imputati nel caso
In questo processo saranno chiamati a testimoniare non meno di 25 membri del partito di estrema destra: deputati europei, assistenti parlamentari, tesorieri e contabili.
Oltre a Marine Le Pen, otto ex deputati dovranno comparire per appropriazione indebita di fondi pubblici: Louis Aliot, Marie-Christine Arnautu, Nicolas Bay, Bruno Gollnisch, Marie-Christine Boutonnet, Fernand Le Rachinel, Dominique Bilde e Mylène Troszczynski.
Per quanto riguarda gli assistenti parlamentari, almeno 12 persone avrebbero beneficiato di lavori fittizi. Catherine Griset, Thierry Légier, Julien Odoul, Yann Le Pen, Timothée Houssin, Micheline Bruna, Gérald Gérin, Guillaume L’Huilier, Charles Hourcade, Jeanne Pavard, Laurent Salles e Loup Viallet saranno processati per occultamento di appropriazione indebita di fondi pubblici.
A ciò si aggiungono l’ex capo avvocato del partito: Wallerand de Saint-Just, Charles Van Houtte, il “perno” di questo sistema, nonché due contabili di società esterne. Compariranno per complicità in appropriazione indebita.
Gli imputati, in particolare quelli processati per appropriazione indebita di fondi pubblici e complicità in questo reato, rischiano una pena massima di 10 anni di reclusione e una multa di un milione di euro. Ma soprattutto, una condanna a dieci anni di ineleggibilità. Questa frase potrebbe ostacolare le ambizioni politiche dell’ex candidato alle elezioni presidenziali del 2027.