Martedì 24 settembre, all’età di 81 anni, è morto un grande nome del cinema. Questo sceneggiatore e regista, noto per il suo umorismo acuto e le sue collaborazioni memorabili, ha dato vita a film oggi considerati classici del genere.
Il cinema francese perde questa settimana una delle sue figure emblematiche. Questo sceneggiatore, attore e regista è morto martedì all’età di 81 anni, in seguito a una lunga malattia, lo ha annunciato sabato suo figlio l’AFP. Riconosciuto per i suoi numerosi contributi alla commedia francese, aveva risieduto per diversi anni a Labbeville, nella Val-d’Oise, dove aveva girato alcune delle scene più importanti dei suoi film.
Quest’ultimo, il cui talento ha segnato diverse generazioni, lascia dietro di sé un segno indelebile nella storia del cinema. Vero maestro del genere comico nella Francia degli anni ’70 e ’80, aveva questa rara capacità di mescolare umorismo e satira sociale, rendendo i suoi film opere leggere e critiche allo stesso tempo. Aveva collaborato in particolare con diversi grandi personaggi della settima arte, contribuendo a opere che oggi sono considerate dei classici.
Chi era lo sceneggiatore e regista Didier Kaminka
Nato nel 15° arrondissement di Parigi il 22 aprile 1943, Didier Kaminka ha iniziato la sua carriera artistica come attore prima di farsi notare per il suo talento nella scrittura e nella regia. Ha segnato la sua epoca collaborando con figure emblematiche del cinema francese come Pierre Richard. In particolare ha co-scritto film diventati cult come Il sottodotato nel 1980 con Daniel Auteuil e Michel Galabru, I re del bavaglio con Gérard Jugnot e Thierry Lhermittecosì come Banzai nel 1983 con il suo amico Coluchedove si distinse per il suo umorismo satirico e il suo gusto per il burlesque.
Oltre al suo lavoro come sceneggiatore, si è distinto anche come regista con film come Basta et Promozione divani. Dietro la telecamera, ha continuato a criticare i fallimenti della società con umorismo insolito, pur rimanendo accessibile al grande pubblico. Le sue opere, anche se spesso paragonate a quelle di Claudio Zidi O Yves Robertsi distinguono per un’apparente leggerezza che nasconde uno sguardo critico sui comportamenti umani e sulle assurdità della vita quotidiana.
Un omaggio finale previsto a Parigi
Anche se i suoi ultimi anni furono caratterizzati da una relativa discrezione, non smise mai di scrivere e creare su vari progetti. I suoi ultimi contributi, in particolare per la televisione, mostrano un uomo sempre alla ricerca di nuovi modi di raccontare storie, con la stessa energia e lo stesso sguardo lucido sui difetti umani.
Dopo l’annuncio della sua morte, il Ministro della Cultura, Rachida Dati, ha voluto rendere omaggio a questo poliedrico uomo di cinema. In un comunicato stampa, ha elogiato “il ricordo di un uomo di cinema dai molteplici talenti che ha contribuito al periodo d’oro della commedia francese negli anni ’70 e ’80“. Ha anche inviato le sue condoglianze alla famiglia e ai cari del defunto. Inoltre, una cerimonia in suo omaggio si terrà venerdì a Parigiriunendo i suoi cari e i tanti estimatori del suo lavoro.
Dietro le quinte della notizia? Gli sguardi delle star? Un vero parco giochi per lei! Sempre curiosa, Joanna ama seguire i drammi delle celebrità, le serie TV e…