Il Marocco celebra il 69° anniversario dell’inizio delle operazioni dell’Esercito di Liberazione nel Nord

Il Marocco celebra il 69° anniversario dell’inizio delle operazioni dell’Esercito di Liberazione nel Nord
Il Marocco celebra il 69° anniversario dell’inizio delle operazioni dell’Esercito di Liberazione nel Nord
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Celebrato nelle province di Boulemane, Taza, Al Hoceima e Nador, questo anniversario perpetua questa gloriosa epopea che riflette la simbiosi tra il Trono e il popolo nell’eroica lotta per la liberazione nazionale, l’indipendenza e l’integrità territoriale.

La celebrazione dell’anniversario del lancio di queste operazioni, che rimarranno per sempre incise nella gloriosa storia della resistenza nazionale, costituisce un’occasione per ricordare questa tappa storica e richiamare i valori di coraggio e sacrificio della famiglia della resistenza e della liberazione esercito per la difesa della patria e la preservazione della propria identità.

L’Alto Commissariato per gli ex combattenti della resistenza ed ex membri dell’Esercito di Liberazione (HCAR) ricorda, in un comunicato stampa, che queste operazioni rappresentano il naturale prolungamento della resistenza armata che i marocchini hanno lanciato in risposta alla decisione delle forze coloniali di forzare il defunto Mohammed V e la sua famiglia in esilio, prima in Corsica, poi in Madagascar.

I colonizzatori, con questo atto inaccettabile, intendevano alimentare il disegno di rompere il legame incrollabile che unisce il popolo e il Trono, e soprattutto di spegnere la fiamma della resistenza nazionale che si era riaccesa in tutto il paese.

A seguito di questa decisione delle forze straniere, manifestazioni di massa e un’enorme rivolta popolare sono scoppiate nelle diverse regioni del Marocco per esprimere l’attaccamento dei marocchini al loro Re, alla loro unità e ai valori sacri della Nazione.

Così, la prima scintilla della rivoluzione fu lanciata dai figli di Taza e Boulemane, che dimostrarono coraggio e un alto senso patriottico contro i colonizzatori.

Questi patrioti nelle regioni di Imouzzer Marmoucha e Taza reagirono in simbiosi al diktat coloniale, costituendo cellule di resistenza che operavano per il trionfo della causa nazionale, conducendo feroci battaglie contro il colonizzatore e infliggendogli un’amara sconfitta.

Dalla fine del 1954, la Resistenza prese l’iniziativa di creare cellule, formazioni e squadre per l’esercito di liberazione, nonché centri di addestramento per maneggiare armi e pianificare attacchi alle caserme coloniali, facendo sì che il nord del Regno, che era sotto il protettorato spagnolo, un campo per l’addestramento militare e per la preparazione di piani strategici per la lotta contro l’occupazione straniera e per il ritorno dell’eroe della liberazione e dell’indipendenza e del primo combattente, il defunto Mohammed V, dall’esilio alla madrepatria.

Nel marzo 1955, la nave “Dina”, che trasportava armi provenienti dall’Oriente arabo e destinate alla resistenza, attraccò in segreto a Ras Al Maa (a est di Nador). Gli uomini dell’esercito di liberazione assicurarono il loro trasporto fino alle postazioni avanzate della resistenza.

Questa operazione, che ha segnato una svolta decisiva nel sostegno al lancio dell’esercito di liberazione nel Nord e anche nel sostegno al movimento di liberazione algerino, incarnava i valori di solidarietà tra i paesi del Maghreb uniti da un destino comune.

L’1 e il 2 ottobre 1955 sono date significative che coincidono con l’avvio delle operazioni che innescano il movimento dell’esercito di liberazione nel Nord del Regno e prendono di mira le postazioni dell’esercito colonizzatore e le sue caserme.

I gruppi dell’Esercito di Liberazione furono allora schierati su più fronti ed effettuarono attacchi coordinati contro le postazioni delle forze coloniali.

I valorosi combattenti della resistenza, schierati sulle montagne del Rif e nella regione di Taza, hanno inflitto pesanti perdite umane e materiali alle forze di occupazione, in particolare a Jbel Lakraâ, Bouskour, Tizi e Daren.

Le operazioni eroiche dell’esercito di liberazione segnarono così l’inizio della fine del colonialismo. Infatti, 45 giorni dopo il lancio di queste operazioni, il defunto Mohammed V ritornò in patria, il 16 novembre 1955, annunciando, durante il suo primo discorso, la buona notizia dell’indipendenza e della riunificazione. del Regno: “Usciti dal piccolo jihad (la dura prova dell’esilio e la riconquista dell’indipendenza), siamo tornati a combattere il grande jihad (la vera grande battaglia del progresso e dello sviluppo)”.

Visite storiche furono effettuate a Taza il 14 luglio 1956 e a Nador il 15 luglio 1956 dal defunto Mohammed V, in riconoscimento dei sacrifici dei martiri e dei combattenti della resistenza, nonché dei loro sacri servizi nella lotta della resistenza e nella liberazione. marcia e unità nazionale.

Questa commemorazione è quindi l’occasione per ricordare l’epopea, il coraggio, l’altruismo e i sacrifici dimostrati da questi combattenti della resistenza per recuperare la libertà, l’indipendenza e l’integrità territoriale e per aumentare la consapevolezza della centralità delle generazioni emergenti. sacri valori patriottici e ideali della Nazione.

Per celebrare questo anniversario, l’Alto Commissariato ha sviluppato un ricco programma di attività e incontri previsti dal 1 al 4 ottobre nelle province di Boulemane, Nador, Taza e al Hoceima. Nel corso di questi incontri verranno messi in risalto gli episodi luminosi di questa tappa cruciale della lotta nazionale per la liberazione e l’indipendenza della Patria.

Le celebrazioni interesseranno anche le 46 delegazioni regionali e provinciali e le sedi locali nonché gli spazi della memoria (104 spazi) attraverso l’organizzazione di incontri e convegni dedicati a questo storico evento.

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