Mai due senza tre. Detentrice del doppio titolo, Aryna Sabalenka si è offerta la terza finale consecutiva a Melbourne dominando nettamente la sua amica Paula Badosa questo giovedì (6-4, 6-2). Dopo un inizio di partita molto competitivo, ha finalmente preso il sopravvento, con una calma impressionante, concludendo la sua semifinale in 1h26. Ora aspetta di sapere chi, se la sua grande rivale Iga Swiatek o Madison Keys, cercherà di impedirle di vincere un nuovo titolo alla Rod Laver Arena.
Il fantasma non sarà stato forte per molto tempo. Per la prima semifinale del Grande Slam della sua carriera, Paula Badosa ha offerto una grande prestazione, ma ci sarebbe voluto molto di più per far vacillare questa Aryna Sabalenka. In difficoltà fin dall’inizio, la numero 1 del mondo è apparsa inizialmente infastidita dal gioco della sua avversaria, che ha alternato mobilità e potenza per prendersi un break e condurre 2-0.
Sabalenka: “Paula mi odierà per qualche ora, ma andremo di nuovo a fare shopping insieme”
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Sabalenka e il diesel della moda
Ma senza farsi prendere dal panico, la vincitrice dell’ultimo US Open si è gradualmente liberata per imporre, poco a poco, la sua potenza e il suo ritmo in campo. La spagnola potrebbe rimpiangere questa partita sul 2-1 a suo favore, dove era in vantaggio per 40-0 prima di essere ripresa e poi rotta. Abbastanza per lanciare definitivamente Sabalenka nella sua partita. Interrompendo a sua volta il processo, la bielorussa, inizialmente goffa (14 dei suoi 22 errori non forzati nel match sono stati commessi nel primo set), ha iniziato a moltiplicare i colpi.
Caduta, pollice in su e sorrisetto: Badosa gentilmente camerata da Sabalenka
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Più consistente e solida al servizio, mostrando anche tutti i suoi progressi negli ultimi anni proponendo alcune varianti che hanno fatto male alla testa dell’avversaria, Sabalenka ha intascato con autorità il primo set. Autrice di due doppi falli consecutivi a uno su tutti nel secondo atto, Badosa si è fatta strada aprendo un cammino reale verso la numero 1 del mondo. Nonostante qualche battuta d’arresto (4 ace), l’ex numero 2 del ranking WTA ha concesso ancora una volta 4 game di fila.
Ha comunque mostrato resilienza nel strappare la sua ultima partita di servizio. Con un pizzico di ironia, ha anche alzato le braccia per esultare un’ultima volta e godersi la comunione con il pubblico, prima di vedere logicamente un’imperturbabile Sabalenka concludere e ottenere la sesta vittoria di fila contro l’attuale dodicesima al mondo. La bielorussa lo conferma, ci vorrà un’opposizione ancora più dura per vederla perdere il titolo a Melbourne.
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