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Il regime algerino insulta apertamente i ministri francesi moltiplicando le allusioni antisemite

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La redazione di “Barlamane.com”
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23:35 – 19 gennaio 2025

Nell’edizione odierna, il quotidiano Serata algerinanoto per la sua vicinanza agli ambienti ufficiali, indigna apertamente alcuni attori politici francesi, compresi alcuni ministri, definiti “algerofobi”. Il dossier, pieno di allusioni antisemite, indica a “sacra unione” tra figure influenti e lobby straniere percepite come ostili agli interessi algerini.

Tra le personalità citate figurano Éric Zemmour, Marine Le Pen, Bruno Retailleau e Gérald Darmanin, noti per i loro discorsi realistici sull’Algeria. Secondo l’analisi del giornale, le loro posizioni rientrano in una logica ideologica intesa ad esacerbare le tensioni storiche e ad alimentare la retorica conflittuale.

Inoltre, domenica 19 dicembre, Bruno Retailleau ha chiesto la fine dell’accordo franco-algerino del 1968 relativo alle condizioni d’ingresso in Francia dei cittadini algerini, in un contesto di grandi tensioni tra i due paesi. Il ministro ha ripetuto che la Francia era stata “umiliato» dall’Algeria quando questo paese ha rifiutato l’ingresso nel suo territorio ad un influencer algerino espulso dalla Francia. “Algeria non rispettava il diritto internazionale» negando l’accesso al suo territorio a questo influencer che aveva “un passaporto biometrico» certificando la sua nazionalità.

Il ministro ha ricordato anche la sorte dello scrittore franco-algerino Boualem Sansal, detenuto in Algeria. “La Francia deve scegliere come rispondere all’Algeria», ha continuato il signor Retailleau. “Siamo andati fino in fondo (…) Sono favorevole a misure forti perché senza equilibrio di potere non avremo successo».

A questo proposito auspica che l’accordo del 1968 venga rimesso in discussione. “Questo accordo è datato e ha distorto l’immigrazione algerina. Non ha motivo di esserlo. Dobbiamo rimetterlo sul tavolo“, giudicò. Il signor Retailleau ha inoltre sostenuto che “La Francia ha fatto tutto il possibile sulla via della riconciliazione e in cambio abbiamo ricevuto solo gesti di aggressione». «L’orgoglio francese è stato ferito dall’offesa inflitta dall’Algeria alla Francia“, ha detto ancora.

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