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Il vino fa meglio alla salute della birra

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Sebbene il vino sia spesso indicato dalle leghe antialcoliche come la rovina dell’alcolismo in Francia, le statistiche tendono a dimostrare che il consumo di vino comporta meno rischi per la salute rispetto al consumo di birra o di alcolici forti.

Nell’edizione di giugno 2024, la rivista scientifica Addiction SSA (Società per lo studio delle dipendenze) ha pubblicato uno studio sui modelli di consumo di alcol in diversi paesi basato sui dati dell’OMS. L’analisi copre un lungo periodo, dal 2000 al 2019. «L’Europa è ancora una regione con abitudini di consumo ben distinte, che appaiono profondamente radicate nella cultura e quindi difficilmente modificabili», sottolinea lo studio coordinato da Daniela Correia, ricercatrice dell’Oms e portato avanti con altri sei ricercatori.

La Svezia si è convertita

Confrontando le abitudini di consumo e raggruppandole in sei modelli di consumo di alcol (1/ paesi consumatori di vino, 2/ paesi dell’Europa centrale e orientale con un elevato consumo di birra e un basso consumo di superalcolici, 3/ paesi con un gran numero di bevitori compresi forti bevitori occasionali, 4 / Paesi dell’Europa dell’Est con un elevato consumo di birra e un gran numero di forti bevitori occasionali, 5/ Paesi dell’Europa dell’Est con un gran numero di astemi dall’alcol e un gran numero di consumatori di superalcolici e infine, 6/ Paesi dell’Europa dell’Est con un elevato consumo di superalcolici o altro bevande), i ricercatori hanno potuto dimostrare che i danni alla salute (morbilità e mortalità precoce, incapacità lavorativa, ecc.) variano notevolmente da un modello all’altro. Soprattutto, “lo studio dimostra che i paesi europei consumatori di vino hanno, negli ultimi due decenni, i tassi più bassi di morte e di danni alla salute legati all’alcol”, notano i ricercatori.

Nei paesi in cui domina la birra, i consumatori sperimentano episodi di ubriachezza più frequentemente che nei paesi del modello mediterraneo dove il vino viene consumato con maggiore regolarità ma con meno eccessi. In ambito europeo, lo studio illustra il caso della Svezia che si è convertita alla dieta mediterranea per quanto riguarda il consumo di alcol. “Questa transizione ha portato a una riduzione delle malattie e della mortalità legate all’alcol”, afferma lo studio.

Belgio

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