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Una voce per l’Amministrazione – Lequotidien

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Si tratta di un nuovo raggruppamento di lavoratori del settore primario, della giustizia, della sanità e del commercio. Si tratta dell’InterUnione degli Amministratori Senegalesi (I2A) per promuovere al meglio le loro rivendicazioni comuni. Par Dieynaba Kane –

I sindacati del settore primario, della giustizia, della sanità e del commercio, “in una dinamica unitaria per sostenere meglio” le loro “rivendicazioni, hanno deciso, attraverso una carta, di creare l’Intersyndicale des agent dell’amministrazione senegalese (I2As). Desiderano anche esigere “maggiore rispetto e considerazione” da parte delle nuove autorità. In un documento, i sindacati del settore primario (Agricoltura, Allevamento, Pesca), quelli della giustizia (Sytjust, Untj), l’Unione democratica degli operatori sanitari del settore sociale (Sdt-3S), l’Unione nazionale degli operatori sanitari del commercio (Synacom) ha spiegato le ragioni di questa unione. Secondo i membri di queste organizzazioni, è stato constatato che “malgrado le ferme istruzioni del Presidente della Repubblica e la volontà dichiarata del suo Primo Ministro”, le autorità incaricate delle loro richieste, in particolare il Ministro della Funzione Pubblica, Olivier Boucal, “non sono sufficientemente consapevoli dell’urgenza con cui si dovrebbero affrontare le preoccupazioni dei lavoratori” nei loro “rispettivi settori, di fronte alle condizioni precarie che costellano la loro vita quotidiana”. Soprattutto, insistono, “in questo contesto di acuta precarietà, esacerbata dall’elevato costo dei beni di prima necessità”. Costituendo l’Interunione degli Amministratori Senegalesi (I2A), i suddetti sindacati vogliono che essa costituisca “un quadro di consultazione e di unità di azione per la promozione e la difesa degli interessi materiali e morali, del rispetto dei loro diritti e il miglioramento delle condizioni di lavoro dei loro membri costituiti da dipendenti pubblici, decisori e lavoratori a contratto. Nella stessa ottica si sottolinea che “I2As si impegna a promuovere la collaborazione tra i suoi associati, mobilitando tutte le energie per una gestione efficiente ed efficace delle problematiche dell’ambiente di lavoro, delle condizioni di lavoro nonché delle problematiche degli affiliati. E gli autori del documento aggiungono: “Situa la propria azione sindacale in una dinamica unitaria che riunisce tutti i sindacati dell’Amministrazione Centrale per l’avvento di un servizio pubblico di qualità”. Inoltre, informano che “si impegna a portare avanti e difendere i punti di esigenza” sulla gestione delle carriere dei propri iscritti (promozioni, riclassificazioni, corpo di accoglienza, trasferimento dei decisori al corpo della funzione pubblica), “la disparità di trattamento salariale tra gli agenti del pubblico impiego, la generalizzazione dell’indennità di alloggio, il trasferimento dei lavoratori con contratto amministrativo al pubblico impiego, l’armonizzazione dell’età pensionabile a 65 anni, la riforma del sistema pensionistico in Senegal, la revisione o il riordino Di testi legislativi e regolamentari dell’amministrazione divenuti obsoleti (legge 61-33)”.

Inoltre, la I2A si è posta anche l’obiettivo di “rafforzare i diritti degli agenti dell’Amministrazione centrale e delle sue dipendenze, di migliorare le condizioni di lavoro degli agenti dell’Amministrazione in senso lato, di promuovere l’unità sindacale per un dialogo sociale permanente , promuovendo i valori e i principi del sindacalismo, l’unità di azione tra le organizzazioni aderenti. I sindacalisti di questa nuova piattaforma informano che “contatteranno inizialmente le massime autorità per favorire il dialogo e trovare soluzioni” alle loro preoccupazioni. E avvertire: “Se non si farà nulla si passerà allo step successivo”.
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