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I parenti dei soldati israeliani morti rifiutano l’accordo di cessate il fuoco a Gaza

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L’accordo di tregua tra Hamas e Israele non sta andando bene con le famiglie che hanno avuto una persona cara uccisa nella guerra nella Striscia di Gaza.

Pubblicato il 17/01/2025 11:52

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Durante il funerale di un soldato israeliano morto a Gaza, il 13 gennaio 2025. Foto illustrativa. (GABY SCHUETZE / MAXPPP)

Il governo israeliano si riunirà venerdì 17 gennaio per votare l’accordo di tregua con Hamas. Il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza entrerà in vigore domenica con il rilascio dei primi tre ostaggi. Itamar Ben Gvir, ministro della Sicurezza nazionale di estrema destra, ha detto che si dimetterebbe se questo accordo venisse raggiunto “tregua irresponsabile” è stato adottato.

Un accordo rifiutato anche dalle famiglie dei soldati morti. Si incontrano quotidianamente da più di un anno sotto un tendone bianco nella città di Tel Aviv, come Benaya che professa un nuovo ciclo di violenza se la tregua verrà adottata dal governo. “Questo accordo porterà alla liberazione di migliaia di terrorististima il giovane. Andranno in giro per la Giudea e la Samaria e qui ci uccideranno. Il ritiro dei soldati da Gaza porterà alla fine della guerra e, se dovesse cessare, non saremo in grado di eliminare questo male chiamato Hamas. Entro cinque anni Hamas si ricostituirà e pianificherà il prossimo massacro”.

Noya ha perso suo fratello, che “ha sacrificato la sua vitalei ha detto, per difendere il suo battaglione”. L’accordo prevede che i soldati prigionieri vengano rilasciati per ultimi. Lei non lo accetta. “Un buon amico di mio fratello è uno degli ostaggi e non tornerà perché sappiamo che se rinunciamo a tutto adesso come potrebbe tornare? Perché la sua vita non dovrebbe contare?”

“Se accettiamo che alcuni ritornino, significa che stiamo deludendo gli altri. Quindi lo vogliamo tutti adesso, non poco, non forse né tra anni ! Dobbiamo detronizzare Hamas”.

Noya, israeliano

su franceinfo

Il figlio di Daniel era un tenente colonnello, “un eroelui dichiara, che ha dato la vita combattendo i combattenti di Hamas”.. Per questo padre in lutto, Benjamin Netanyahu capitola al nemico. “Il governo deve cambiare. Questo accordo è un messaggio orribile inviato a tutti i nostri nemici perché dice che il terrore paga. Alcuni anni fa il soldato Gilad Shalit fu rapito da Hamas e rilasciato in cambio del rilascio di diverse centinaia di terroristi e di Yahya Sinouar [l’ex-chef du Hamas, considéré comme l’architecte des attentats du 7 octobre 2023] è stato rilasciato in questo accordo. Non possiamo fare questo ai nove milioni di ebrei che vivono qui e ai bambini che non sono ancora nati”. Perché, secondo Daniel, questi bambini ritroveranno se stessi “pagare il prezzo delle nostre decisioni”.

Francia

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