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L’Unione Africana e diversi paesi della regione accolgono con favore l’accordo di cessate il fuoco a Gaza

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AA / Mogadiscio / Mohamed Dhaysane/Hassan Isilow/Riyaz ul Khaliq

Diversi paesi africani e l’Unione africana hanno accolto con favore, giovedì, l’accordo di cessate il fuoco tra Israele e il movimento di resistenza palestinese Hamas.

“Vorrei elogiare il ruolo cruciale svolto dal Qatar, dall’Egitto e dagli Stati Uniti”, ha affermato il presidente della Commissione dell’Unione africana Moussa Faki Mahamat.

Lui ha detto che l’organizzazione continentale chiede l’immediata e piena attuazione dell’accordo e spera nella giustizia e nella pace per il popolo palestinese.

Anche il presidente della Namibia Nangolo Mbumba ha accolto favorevolmente l’accordo.

“Accolgo con favore il cessate il fuoco duraturo annunciato dallo Stato del Qatar, che rappresenta un punto di svolta decisivo e atteso da tempo per gli abitanti di Gaza, vittime di un’occupazione prolungata”.

Dal 7 ottobre 2023, Gaza è teatro di atrocità che hanno causato la morte di migliaia di civili e portato alla massiccia distruzione di infrastrutture civili, il tutto in un contesto di flagranti violazioni del diritto umanitario internazionale. -scrive di X.

Mbumba ha sottolineato che il cessate il fuoco rappresenta un’opportunità per la popolazione di Gaza di ritornare nella propria terra e iniziare il processo di ricostruzione.

“Ancora più importante, spero che il cessate il fuoco apra la strada a una pace duratura in Medio Oriente”, ha aggiunto.

Accogliendo favorevolmente l’accordo, il Sudafrica ha chiesto l’attuazione di una “pace giusta e duratura che garantisca la protezione e la promozione dei diritti umani di palestinesi e israeliani.

“Il cessate il fuoco è un passo cruciale per porre fine alla grave crisi umanitaria che affliggono i 2,3 milioni di palestinesi nell’enclave di Gaza, che la Corte internazionale di giustizia (ICJ) ha ritenuto probabile un genocidio”, si legge in una dichiarazione del Ministero degli Affari Esteri.

Ha aggiunto che il cessate il fuoco “deve gettare le basi per una pace giusta, che dovrebbe includere la creazione di uno Stato palestinese contiguo, indipendente e vitale”.

“La sovranità e l’integrità territoriale palestinese devono essere preservate. È imperativo che nessun territorio venga annesso né a Gaza né in Cisgiordania dopo il cessate il fuoco e che l’espansione degli insediamenti illegali venga fermata”, ha affermato. -concluse.

Dopo aver portato il caso Gaza davanti alla Corte internazionale di giustizia, il Sudafrica ha sottolineato con forza che “le decisioni della più alta corte delle Nazioni Unite, comprese le misure provvisorie, sono vincolanti e devono essere applicate dalla potenza occupante. Il rispetto del diritto internazionale e del diritto umanitario è un requisito essenziale”.

Anche il presidente somalo Hassan Sheikh Mohamoud ha elogiato gli sforzi del Qatar, dell’Egitto e degli Stati Uniti per facilitare l’accordo.

Mohamoud ha sottolineato l’importanza del mantenimento del cessate il fuoco e ha invitato la comunità internazionale ad accelerare la consegna di aiuti umanitari urgenti alla popolazione di Gaza.

“Attraverso questo accordo, sottolineo la necessità di sforzi collettivi per stabilizzare il cessate il fuoco e dare priorità alla rapida consegna di assistenza umanitaria per alleviare le sofferenze a Gaza”, ha affermato in una nota. pubblicato dalla presidenza.

Il Corno d’Africa ha ribadito il proprio impegno a sostegno della pace e ha ribadito la propria posizione sulla causa palestinese, chiedendo una soluzione giusta e globale.

Mahmoud ha sottolineato la necessità di creare uno Stato palestinese indipendente e sovrano, basato sulla soluzione dei due Stati. Mercoledì, il primo ministro e ministro degli Esteri del Qatar, Sheikh Mohammed bin Abdulrahman, ha annunciato il successo dei mediatori nel raggiungimento di un accordo di cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, precisando che la sua attuazione inizierà questa domenica.

L’annuncio dell’accordo è arrivato il 467esimo giorno dello sterminio israeliano nell’enclave di Gaza, sostenuto dagli Stati Uniti, che ha provocato la morte e il ferimento di oltre 156.000 palestinesi, la maggior parte dei quali donne. e bambini, oltre a più di 11.000 dispersi.

La massiccia distruzione e la carestia che ne seguirono causarono la morte di dozzine di bambini e anziani, rendendo la crisi uno dei peggiori disastri umanitari del mondo.

*Tradotto dall’inglese da Sanaa Amir

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