Il quotidiano francese cita anche l’”emblematico” porto Tangeri Medall’uscita di Stretto di Gibilterrache sarà presto completato da due nuove infrastrutture portuali: una a pochi chilometri da Dakhla, sulla costa atlantica del Sahara marocchinoe l’altro a nuotatorerivolto verso il mediterraneo. Tutti questi progetti, uniti alle “forti ambizioni” del Regno in termini di transizione energetica, attirano imprenditori, anche francesi, osserva l’autore dell’articolo. “Se il mercato locale è vivace, anche il Paese è considerato una porta d’ingressoAfricain particolare quella sub-sahariana. Il suo posizionamento geografico strategico e la sua vasta rete commerciale sono visti come opportunità da alcune PMI ed ETI», osserva la pubblicazione.
I media economici francesi rilevano che l’accordo del Zona continentale africana di libero scambio (ZLECAF)istituito nel 2018 – quasi vent’anni dopo la firma degli accordi di libero scambio tra Marocco e ilUnione Europea – ne trarrebbe beneficio aziende francesi. Allo stesso tempo, il Regno è “una via di accesso sul piano finanziario”, scrive “Les Échos”, rilevando che la piazza finanziaria di Casablancacapitale economico, “si irradia a livello internazionale”, così come il Banche marocchinemolti dei quali si trovano in numerosi Paesi africani. Allo stesso tempo, aggiunge la stessa fonte, l’istruzione superiore marocchina “si rafforza”, ricordando che nel 2024, ilUniversità Politecnica Mohammed VI (UM6P)che ha un’antenna dentro Franciaentrato nella Top 500 delle università nella classifica “Tempi di istruzione superioreN”.
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