I negoziatori riuniti in Qatar hanno raggiunto mercoledì un accordo di cessate il fuoco nella Striscia di Gaza tra Israele e Hamas, dopo quindici mesi di conflitto distruttivo nel territorio palestinese, ha detto a Reuters un funzionario informato delle discussioni.
Né l’accordo né i suoi termini dettagliati sono stati annunciati ufficialmente da Israele, Hamas o dai mediatori egiziani, qatarioti e americani.
Ecco i punti principali della bozza di accordo, secondo questo funzionario:
* Un primo cessate il fuoco durerà sei settimane e sarà accompagnato da un graduale ritiro delle truppe israeliane dal centro della Striscia di Gaza e dal ritorno degli abitanti palestinesi dal nord dell’enclave inseguiti dai combattimenti.
* A seicento camion carichi di aiuti umanitari sarà permesso di entrare nella Striscia di Gaza ogni giorno della tregua, di cui cinquanta trasportano carburante. Trecento camion saranno riservati al nord dell’enclave.
*Hamas rilascerà 33 ostaggi israeliani, tra cui tutte donne (civili e militari), minori e uomini sopra i 50 anni. Hamas rilascerà prima le donne e quelle sotto i 19 anni, poi gli uomini sopra i 50 anni.
* Israele rilascerà 30 detenuti palestinesi per ogni ostaggio civile rilasciato e 50 detenuti palestinesi per ogni donna soldato rilasciata.
* Israele rilascerà entro la fine della prima fase tutti i palestinesi di età inferiore ai 19 anni e le donne incarcerate dopo gli attacchi del 7 ottobre 2023. Il numero totale di detenuti palestinesi che saranno rilasciati dipenderà dal numero di ostaggi rilasciati e potrebbe essere compreso tra 990 e 1.650.
*Hamas rilascerà i 33 ostaggi in gruppi di almeno tre ogni settimana, mentre i restanti ostaggi verranno rilasciati alla fine del periodo di sei settimane. Per primi verranno rilasciati gli ostaggi vivi, poi i resti degli ostaggi morti.
* L’attuazione dell’accordo sarà garantita dal Qatar, dall’Egitto e dagli Stati Uniti.
* I negoziati su una seconda fase inizieranno il 16° giorno di tregua. Dovrebbero includere il rilascio di tutti gli ostaggi rimasti, compresi i soldati, un cessate il fuoco permanente e il ritiro completo delle truppe israeliane dalla Striscia di Gaza.
* La terza fase si concentrerà sull’avvio della ricostruzione dell’enclave palestinese, sotto la supervisione dei tre paesi mediatori.
(Jean-Stéphane Brosse per la versione francese)
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