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Un’organizzazione denuncia l’“insulto” di un lavoratore di Settat nei confronti del direttore regionale dell’Istruzione

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Questo articolo è stato tradotto automaticamente da HIBAPRESS, la versione araba:

Heba Press_Sconto

L’Organizzazione di Solidarietà dell’Università Marocchina ha denunciato l’insulto a cui è stato esposto il direttore regionale dell’istruzione di Settat, noto per la sua integrità, correttezza e pulizia. Ritiene che ciò che le è accaduto costituisca un insulto al sistema educativo e ai suoi affiliati. , descrivendolo come un comportamento irresponsabile che ci riporta a epoche passate che ci ricordano i tempi dei proiettili e il regno di una madre in un insieme di settori, tra cui l’istruzione, secondo la dichiarazione di solidarietà.

La dichiarazione di solidarietà, di cui Heba Press ha ricevuto copia, condanna questi atti che degradano la dignità del responsabile e, attraverso di lui, della famiglia educativa e il suo status giuridico nella società, e ritiene che insultare il direttore regionale mina la dignità dell’intera famiglia. famiglia educativa.

L’Organizzazione Marocchina di Solidarietà Universitaria ha espresso la sua solidarietà incondizionata al direttore regionale del Ministero dell’Educazione Nazionale, dell’Istruzione Primaria e dello Sport a Settat, sulla base delle sue posizioni di principio nella difesa della dignità e dello status giuridico della famiglia educativa, ed esprime la sua disponibilità a Sostenerlo, sostenerlo e stare al suo fianco in modo coerente con lo stato dei diritti, della legge e delle istituzioni.

L’organizzazione ha chiesto l’eliminazione del grave danno morale causato al direttore regionale e all’organismo educativo nel suo insieme, chiedendo l’intervento del Primo Ministro e del Ministro dell’Istruzione Nazionale, dell’Istruzione Primaria e dello Sport affinché adottino le misure necessarie affinché ciò il comportamento non si ripresenterà in futuro.

Attraverso il suo comunicato stampa, l’Organizzazione marocchina di Solidarietà Universitaria ha ripercorso la cronologia degli eventi, a partire dalla diffusione di una videocassetta circolata sui social network, che mostrava il lavoratore della provincia di Settat in un incontro ufficiale, mentre rimproverava e insultava il direttore regionale della il Ministero dell’Istruzione Nazionale. dell’Istruzione, dell’Istruzione Primaria e dello Sport, Settat, in merito al presunto ritardo nella conclusione dei contratti degli stadi utilizzando… Lo stile delle minacce e delle intimidazioni, e osservazioni che, per usare un eufemismo, non hanno nulla a che vedere con l’aspetto educativo e morale, rispetto dell’etichetta, del dialogo, della comunicazione, del tatto e del decoro tra i rappresentanti dell’Autorità e dei cittadini, qualunque siano i loro compiti e il loro grado, e in violazione della loro autorità, dei loro poteri e dei principi di gestione amministrativa, e in flagrante violazione della nuova concezione dell’autorità E procedure amministrative vigenti, come previsto dal capitolo 145 della Costituzione del Regno. I governatori regionali e gli operatori regionali, sotto l’autorità dei ministri responsabili del coordinamento delle attività dei servizi decentrati, “garantiscono il loro buon funzionamento”. Non è il custode dei settori dell’istruzione nazionale, dell’istruzione primaria e dello sport, ma ha solo il potere di controllo.

L’organizzazione aggiunge, attraverso il suo comunicato stampa, che, secondo quanto circola negli ambienti interessati, i lavoratori della regione di Settat hanno gran parte della responsabilità del ritardo nel completamento degli stadi di quartiere, perché non ha segnato le decisioni di mettere a disposizione della Direzione regionale del Ministero di Settat e del Direttore il patrimonio immobiliare proposto dagli enti locali. Il Direttore regionale non è responsabile del ritardo, né di otto né di sei anni, come ha indicato il relatore, perché. tale periodo non riguarda il direttore regionale, come descritto nel comunicato.

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