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La Coalizione DJONE si appella a Barthélémy Dias e chiede di preservare l’autorità dello Stato…

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Riunione di sabato 11 gennaio, la Coalizione DJONE ha affrontato diverse questioni nazionali di attualità. Ha insistito sulla preservazione dell’autorità statale e sul rispetto della carica presidenziale, pur rifiutando l’idea che il Senegal venga considerato un bottino politico da spartire tra i vincitori delle elezioni.

Per quanto riguarda il debito, la Coalizione DJONE ritiene che il dibattito sia mal indirizzato. “Non è solo una questione del suo volume, ma soprattutto delle condizioni di acquisizione (tasso di interesse, finanziatore) e della sua destinazione. Il debito deve essere acquisito a tassi sostenibili e utilizzato principalmente per finanziare gli investimenti. »Lo credono “Lo Stato deve usarlo anche per riacquistare azioni di società a maggioranza capitale straniera per aumentare i costi e acquisire sovranità economica. Questo è ciò che chiamiamo “buon debito”, per usare il termine del defunto Mahammed Boun Abdallah Dionne. »

D’altra parte, la coalizione accoglie con favore gli sforzi del governo per controllare l’inflazione e regolarizzare le attività dei venditori ambulanti e dei motociclisti a Giakarta. Esorta immediatamente lo Stato a farlo “accelerare il processo in uno slancio sociale sostenuto e suggerisce di dare tempo ai giovani “Jakartamen” e agli ambulanti affinché possano riorganizzarsi. » Per la Coalizione DJONE, ciò comporta ampie consultazioni con tutte le parti interessate al fine di migliorare l’attuazione delle decisioni.

Propongono anche gli eredi politici di Mohammed Dionne “accelerare il programma “100.000 alloggi” e dare priorità all’industrializzazione, alle PMI, nonché allo sviluppo del settore primario, delle risorse minerarie e energetiche per creare posti di lavoro. Secondo l’ufficio esecutivo della Coalizione, la formazione e lo sviluppo delle capacità dei giovani devono essere intensificati. »

Infine, sul dossier politico-giudiziario riguardante il sig. Barthélémy Diaz, la Coalizione DJONE chiede al governo di “riconsiderare la condanna sproporzionata dell’ex vicesindaco di Dakar, sottolineando che ha già scontato una pena di sei mesi e pagato i danni. » La Coalizione ritiene che la perdita della sua carica di deputato e sindaco sarebbe eccessiva. “Dobbiamo tenere conto delle circostanze attenuanti di cui potrebbe ancora beneficiare. Da parte sua, infatti, non vi è alcuna premeditazione e non è stato lui a dare inizio agli atti che gli sono valsi la condanna. La coalizione ricorda a tutta la classe politica l’obbligo di coltivare l’auto-miglioramento e l’eleganza come approccio politico di fronte alle avversità, al fine di porre fine al risentimento e al regolamento di conti in campo politico. »

La Coalizione DJONE rinnova il suo appello al lavoro” alla realizzazione di un Senegal riconciliato, giusto e prospero nell’interesse esclusivo del popolo. »

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