Boualem Naman, l’influencer algerino conosciuto come “Doualem” che la Francia aveva arrestato martedì ed espulso in Algeria, rientrato in Francia da giovedì sera, era rinchiuso in un centro di detenzione amministrativa. Algeri si era rifiutata di accoglierlo sul suo territorio, provocando una nuovo aumento delle tensioni nella crisi diplomatica.
Il suo collocamento in un centro di detenzione amministrativa è contestato dal suo avvocato. L’udienza si è svolta questa domenica, 12 gennaio, davanti al giudice delle libertà e della detenzione di Seine-et-Marne a Mesnil-Amelot. La giustizia non si è pronunciata a suo favore: Al contrario, ha appena convalidato la proroga del suo periodo di detenzione.
L’uomo può quindi essere trattenuto per altri 26 giorni prima di un’altra eventuale proroga, il massimo è di 90 giorni. Tutto è accaduto questa mattina in una piccola stanza a pochi metri dal centro di detenzione, ai piedi delle piste dell’aeroporto di Roissy-Charles de Gaulle. All’influencer, circondato dagli agenti di polizia, è bastato percorrere una passerella per arrivare davanti ai giornalisti.
Davanti al giudice, questo padre di due figli ha balbettato che gli dispiaceva per la situazione. “Che senso ha questa trattenuta?”, si è chiesto in sostanza il suo avvocato, “quando sappiamo benissimo che non può essere espulso, poiché l’Algeria lo ha già rifiutato una voltaArgomentazioni messe da parte dalla prefettura che si è limitata a ricordare che il video di quest’uomo costituiva un appello alla violenza e alle minacce all’ordine pubblico, e che era urgente espellerlo.
L’algerino potrebbe risalire su un volo da mercoledì prossimo. Il suo avvocato ha già annunciato che farà ricorso contro questa decisione.
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