Finale leggendaria tra Real Madrid e FC Barcelona nella Supercoppa spagnola (2-5). Scopri cosa ha catturato l’attenzione della redazione.
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Un classico da antologia
Un regalo caduto dal cielo. Sapevamo che questo tipo di manifesto poteva garantire un calcio di qualità, ma offrirci uno spettacolo del genere… Fin dall’inizio, le due squadre hanno gettato le basi per una partita che passerà alla storia. Merengue e Barcellona si affrontano colpo su colpo, costringendo i portieri a scaldarsi i guanti fin dai primi minuti. Mbappé ha subito acceso la miccia di un exploit individuale (5°) prima di vedere il genio Yamal rispondergli (22°). Il resto è storia. Per la prima volta dal 10 gennaio 1943, il Barça segnò quattro gol contro il Real Madrid nel primo tempo in una competizione ufficiale. Proprio quello. Anche il secondo tempo ha portato la sua dose di follia con il quinto gol degli uomini di Hans-Dieter Flick seguito da una sontuosa punizione di Rodrygo (60°).
La masterclass di Raphinha
Tra i tanti talenti presenti in campo a Jeddah, in Arabia Saudita, a distinguersi è stato Rafhinha. L’ex Rennais ha confermato di essere nella forma della sua vita. La sua velocità ha messo a bada la difesa del Real sui fulminei contropiedi del Barça. Doppio marcatore (39esimo, 48esimo) e passatore decisivo (45+10esimo), il brasiliano ha già segnato il suo 19esimo gol in tutte le competizioni. Innegabilmente l’uomo di questo incontro.
Sua Maestà Koundé
Così prezioso sulla fascia destra, non per niente Jules Koundé è stato nel 2024 il giocatore più utilizzato dalla sponda blaugrana. Nel suo registro, l’ex giocatore del Bordeaux ha mostrato serenità nei suoi richiami e nei suoi interventi. Decisivo davanti e dietro, si è regalato uno splendido assist al terzo gol dei suoi (39°). Oltre ad aver letteralmente imbavagliato Vinicius Junior nella sua corsia, ha fatto un intervento salvifico a fine partita. Liberato per una delle poche volte nella partita da Mbappé, il difensore dei Blues ha effettuato il contrasto perfetto per tagliare da solo il tiro di Bellingham contro il portiere alla fine della partita (90+1).
Mbappé trovato
Dopo un inizio più che contrastato con il suo nuovo club, Kylian Mbappé sembra finalmente essere uscito dagli schemi. Velocità e vivacità ritrovate, come nei suoi momenti migliori, su ogni palla presa, il capitano dei Blues fa tremare la difesa. Ha fatto la differenza al 5′ con un’azione creata da solo. Un’impresa individuale segnare il suo primo gol in un Clasico. La nuova stella delle Merengues è alla terza in altrettante finali disputate con la sua squadra (marcatore contro Atalanta, Pachuca e FC Barcelona). Oltre al suo gol, ha provocato il cartellino rosso di Szczesny (56esimo) dopo un gancio perfetto che ha offerto una punizione decisiva a Rodrygo (60esimo). Questa volta il nativo di Bondy è davvero esente da ogni rimprovero.
FLOP
Tchouaméni catastrofico
Tuttofare di Ancelotti, con i successivi infortuni di Alaba e Militao per lunghi periodi, il capitano intermittente dei Blues è spesso associato a Rüdiger nell’asse di difesa. Contro l’FC Barcelona ha vissuto un vero incubo. Scolorito e spesso in ritardo, l’ex monegasco è stato spintonato dalle ali blaugrana. Nel momento sbagliato, ha commesso diversi errori grossolani nel recupero ed è stato quasi espulso per un pericoloso contrasto mancato su Dani Olmo (62esimo). Due minuti dopo Carlo Ancelotti fischia la fine della sua partita. Partita indegna da dimenticare per il francese, capace di ben meglio.
Bellingham-Vinicius hanno legato i destini
Ci si aspettava che spesso per sbloccare gli incontri, Vinicius Junior e Jude Bellingham erano impotenti. Non riusciti e rispettivamente imbavagliati, i due attaccanti non hanno prodotto nulla e hanno commesso diversi errori tecnici nell’ultimo gesto. Il brasiliano prosegue la quarta partita senza segnare, quasi un’anomalia per lui. Marcatore nel turno precedente contro il Maiorca, Bellingham non si conferma e ricade nei fallimenti di inizio stagione. Questo incontro rischia di lasciare tracce sui due dirigenti del Real.
Camavinga colpevole
Spesso riparava gli errori di Tchouaméni assicurandosi che i suoi doveri venissero superati. Prezioso nel recupero e nella costruzione offensiva, l’ex Rennais ha comunque commesso l’irreparabile. Quando il Real era ancora in corsa, non ha controllato il suo intervento e ha commesso un grosso fallo su Gavi in area. provocando un rigore trasformato da Lewandoski (36°) e raccogliendo un logico giallo. Camavinga non si è più ripreso da questa doppia punizione. Avrebbe dovuto essere espulso poco prima dell’intervallo (45esimo) dopo un fallo idiota ed evitabile su Yamal. Di fronte al rischio, il suo allenatore lo ha sostituito nell’intervallo.
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