La Borsa di Parigi ha chiuso venerdì, sulla scia di nuove tensioni record sui tassi debitori globali, al termine di una sessione movimentata con la pubblicazione di dati molto solidi sull’occupazione americana.
L’indice di punta della Borsa di Parigi, il CAC 40, ha perso lo 0,79% ovvero 59,24 punti a 7.431,04 punti.
Giovedì ha chiuso in rialzo dello 0,51% a 7.490,28 punti.
Nel complesso della settimana, l’indice parigino è aumentato del 2,04%.
Come altri mercati mondiali, la Borsa di Parigi ha reagito negativamente alla pubblicazione dei dati sull’occupazione americana, migliori del previsto.
La creazione di posti di lavoro ha registrato un’accelerazione in dicembre negli Stati Uniti, provocando una lieve flessione del tasso di disoccupazione.
Nell’ultimo mese dell’anno sono stati creati 256.000 posti di lavoro, in più rispetto al mese precedente, i cui dati sono stati però rivisti leggermente al ribasso (212.000 rispetto ai 227.000 iniziali), portando la disoccupazione al 4,1% (-0,1 punto), secondo i dati ufficiali pubblicati venerdì.
Questi dati sono quindi una buona notizia per l’economia americana, ma meno buona per i mercati.
Dal loro punto di vista, questo rapporto è “forse troppo positivo (…) e questo alimenta la prospettiva di un’inflazione persistente, perché il mercato del lavoro è ancora solido”, suggerisce Patrick O’Hare, di Briefing com.
“Se questa robustezza continua, ciò depone sicuramente a favore del fatto che la Federal Reserve manterrà i tassi di interesse a un livello più elevato per un po’ più a lungo di quanto previsto alcuni mesi fa”, prevede Christian Scherrmann, economista di DWS.
Questi dati americani hanno soffiato sulla brace di un mercato obbligazionario già molto teso dall’inizio dell’anno.
Il tasso di rendimento a 10 anni del titolo francese (+3,43% intorno alle 18:20 contro +3,39% del giorno prima) ha raggiunto venerdì il livello più alto da novembre 2023.
Gli aumenti dei tassi europei a lungo termine, in linea con quelli americani, significano che gli investitori si stanno allontanando dal mercato obbligazionario, sebbene sia considerato sicuro.
Questo movimento trascina al ribasso i mercati azionari perché gli investitori “non corrono il rischio di acquistare azioni”, che sono ancora meno sicure, osserva Chetouane.
Ubisoft sotto tensione
Il colosso francese dei videogiochi Ubisoft ha chiuso in ribasso dell’1,58%. Il gruppo, travolto da una crisi strategica, ha abbassato le previsioni sugli utili e ha annunciato un ulteriore rinvio dell’uscita del suo gioco di punta Assassin’s Creed Shadows.
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