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un numero record di fallimenti nel 2024, secondo il rapporto annuale della BPCE l’Observatoire

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Nel 2024 più di 66.000 aziende sono fallite e 260.000 posti di lavoro sono stati minacciati.

Pubblicato il 01/09/2025 07:30

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Fallimento (illustrazione). (RICHARD VILLALON / MAXPPP)

Secondo il rapporto annuale dell’Observatoire della BPCE presentato mercoledì 8 gennaio, più di 66.000 aziende sono fallite nel 2024, un livello record almeno dal 2009. In totale, 260.000 posti di lavoro sono stati minacciati nel 2024 da questi fallimenti. Il 2024 tocca il livello record con 66.422 fallimenti d’impresa, ovvero il 28% in più rispetto al 2019, anno “di riferimento” prima della crisi sanitaria del 2020-2022, sottolinea l’Osservatorio, l’organo di studi economici del gruppo bancario che ha registrato dal 2010 le aziende poste in recupero o in liquidazione.

In totale, nel 2024, 5.265 PMI ed ETI (imprese di medie dimensioni) sono andate in default, tra cui Duralex, Le Coq Sportif e persino Caddy. Un dato in crescita del 51% rispetto al 2019. Se questo è il livello più alto degli ultimi quindici anni, questo dato del 2024 corrisponde a un “recupero parziale di circa 53.500 fallimenti evitati durante la crisi sanitaria” (2020-2022), prosegue l’Osservatorio.

Un numero record di fallimenti aziendali legati a un contesto di rallentamento economico, inflazione e aumento dei tassi di interesse, segnato anche da “incertezza in termini di politica economica”, rileva l’Osservatorio. Il 56% dei dirigenti VSE-PMI ritiene che l’incertezza politica abbia un forte impatto sull’attività della propria azienda e un’azienda su due prevede di rinviare i propri progetti di investimento, il 21% intende annullarli, secondo il rapporto della BPCE. Il barometro prevede un ulteriore aumento delle insolvenze delle imprese nel 2025, con una previsione di circa 68.000 default.