Queste poche righe cercheranno di ripercorrere il viaggio di un imprenditore instancabile e appassionato. Marwa Cheikh Youssef credeva fermamente nell’alternativa rappresentata dalle startup. In questo ritratto, Challenge rende omaggio a questa grande risorsa umana che Marwa è stata per l’ecosistema delle startup marocchine.
“In effetti, anche se questa azione è lodevole e avrà effetti positivi sull’intero ecosistema, va notato che il finanziamento non è l’unica sfida per le startup”, Marwa ce lo ha detto lo scorso aprileparallelamente al lancio del fondo dedicato al finanziamento delle startup.
Leggi anche | È morta Marwa Cheikh Youssef, presidente di Hack&Pitch
Il Marocco, come molti paesi emergenti, ha fatto dell’imprenditorialità una strategia di crescita e una vera alternativa per l’occupabilità. Negli ultimi anni, il Paese ha sperimentato un fermento attorno alle startup, alimentato dall’ascesa di nuove tecnologie e dal ruolo crescente di incubatori e acceleratori. Anche se le sfide rimangono numerose, è in questo contesto che Marwa Cheikh Youssef è emersa come una vera pioniera. Alcune vite sono segnate da una missione: quella di trasformare i sogni in realtà. Marwa Cheikh Youssef, una giovane marocchina visionaria, ha dedicato la sua carriera a ispirare e guidare una generazione di giovani imprenditori. La sua carriera illustra un impegno costante a favore dell’innovazione, dell’imprenditorialità e dell’inclusione sociale.
Una vocazione precoce
Fin dai suoi studi, Marwa Cheikh Youssef è riuscita a coniugare il suo amore per l'architettura e il suo desiderio di creare un impatto sociale. La sua prima tesi, nel 2004, si concentrava sulla progettazione di un centro artistico e artigianale per le donne rurali, un progetto che combinava la conservazione del patrimonio marocchino e l'emancipazione delle donne.
Successivamente, la sua ricerca come urbanista a Parigi e Istanbul ha rafforzato la sua ambizione di collegare innovazione e inclusione. Ha offerto incubatori per rivitalizzare aree in difficoltà, integrando i giovani in progetti promettenti. Questa studentessa dinamica ha partecipato a diversi eventi tecnologici contemporaneamente e ha lavorato alle sue prime applicazioni in campo informatico (le prime lanciate da Sun Microsystems, Java e Siemens).
Leggi anche | Lancio della 1a edizione dell'INDH TECH-DAY, a cura di HACK&PITCH
Nel 2013 è stata chiamata a contribuire alla realizzazione del centro di architettura UIR a Rabat, dove ha insegnato per più di due anni.
Hack & Pitch: trasformare le idee in successo
Nel 2016, Marwa è entrata a far parte di Hack & Pitch, movimento internazionale dedicato alle giovani startup, in qualità di Vice Presidente. Questo ruolo gli ha permesso di mettere in campo tutta la sua energia e creatività per supportare i talenti emergenti. I suoi fine settimana erano scanditi da sessioni di coaching in cui supportava i giovani startuper.
Leggi anche | Startup: la nicchia Fintech in sofferenza
Attraverso iniziative innovative come “Geek On a Bus”, ha viaggiato attraverso il Marocco per individuare e ispirare i giovani, offrendo loro la possibilità di integrare un ecosistema imprenditoriale in rapida evoluzione. Le metodologie che ha utilizzato – design thinking, workshop sull’agilità, user persona – non erano solo strumenti: riflettevano il suo desiderio di dotare i giovani degli strumenti per costruire un futuro solido nel mondo dell’imprenditorialità.
Classificata tra le 100 donne africane più influenti!
Nel 2023, il sito di informazione Les Africaines ha classificato Marwa nella sua lista delle 100 donne africane più influenti del continente. Intitolata “Senza di loro”, la classifica rende omaggio alle donne africane provenienti dai quattro angoli del continente.
In questo elenco figurano leader, mediatori, leader aziendali, imprenditori, scrittori, attori dello sviluppo, avvocati, tra gli altri, che danno, attraverso le loro attività, il loro contributo allo sviluppo dell'Africa.
“Con più di 230 eventi Tech Digital in programma, questo movimento è riuscito a raggiungere, dal 2016, quasi 40.000 giovani nelle 12 regioni del Regno ma anche in Africa”, si legge sul sito Les Africaines.
Un'eredità duratura
In cifre, Marwa, attraverso la sua azione, è riuscita a colpire più di 40.000 giovani, organizzare più di 150 eventi e rivelare una miriade di storie di successo, come Khaoula di Bot's Factory o Badr Fakiri, premiata da PSA grazie al suo progetto Digital Advisor .
Ma al di là delle statistiche, sono la sua umanità e la sua incrollabile fiducia nel potenziale degli altri a lasciare il segno.
Leggi anche | Nazione startup. L’altro grattacapo del Marocco digitale…
“Sono ormai 4 anni esatti che aspettavamo il lancio del primo unicorno marocchino, ma ancora niente. Uno dei primi problemi è quello della mentalità. Oggi il Marocco sta gradualmente cambiando il suo software. Il software anglosassone sta dimostrando il suo valore, quando si vedono paesi come la Nigeria, il Kenya o anche recentemente il Ruanda. »
E per continuare: “Inoltre, non possiamo far emergere gli unicorni senza leggi forti a favore delle startup e soprattutto della raccolta fondi che le accompagna”, ha avvertito Marwa in uno dei nostri documenti che faceva il punto sull’ecosistema delle startup.
Marwa Cheikh Youssef lascia un'eredità ricca e vivente. Non solo ha trasformato le idee in startup, ma ha anche seminato i semi di un cambiamento duraturo nei cuori e nelle menti.
Attraverso Hack & Pitch e i giovani che ha ispirato, il suo lavoro continuerà a brillare, ricordando a tutti che l’audacia e la perseveranza possono cambiare il mondo.
E per sempre nei nostri cuori, se un giorno il Marocco ricevesse il suo primo unicorno, da dove si trova, sarebbe il primo ad esserne orgoglioso.
Related News :