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Il gasdotto Nigeria-Marocco diventa il gasdotto Africa Atlantic

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Par Chaimaa Hejam

Il progetto del gasdotto che collega la Nigeria al Marocco compie un importante passo avanti con la formalizzazione del suo nuovo nome, Africa Atlantic Gas Pipeline (GAA), in sostituzione del nome precedente, Nigeria-Marocco Gas Pipeline. Questo cambio di nome conferisce al progetto una portata più ampia, perfettamente in linea con le sue ambizioni di essere un elemento chiave per lo sviluppo energetico e l’integrazione regionale in Africa. Questo progetto, ormai ancorato in una visione continentale, è chiamato a svolgere un ruolo centrale nella trasformazione energetica dell’Africa e nella promozione della sua cooperazione interregionale.

Nel corso del 93e sessione ordinaria del Consiglio dei ministri della Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale (ECOWAS), tenutasi ad Abuja nel dicembre 2024, Omar Alieu Touray, presidente della commissione ECOWAS, ha accolto con favore i significativi progressi compiuti, in particolare l’integrazione del gasdotto con l’estensione del gasdotto dell’Africa occidentale (WAGP). Questa alleanza strategica segna una svolta importante, consentendo di espandere le infrastrutture e rafforzare la cooperazione tra i paesi dell’Africa occidentale e del Maghreb. Il progetto non si limita ad un semplice collegamento energetico, ma diventa una vera e propria leva per l’integrazione economica e geopolitica del continente.

Il gasdotto Africa Atlantic Gas Pipeline si propone come risposta al crescente fabbisogno energetico della regione, sostenendo al tempo stesso l’industrializzazione dei paesi membri dell’ECOWAS. Con una lunghezza di 6.800 chilometri e una capacità annua di trasporto di 30 miliardi di metri cubi di gas naturale, questo progetto strategico stabilirà un collegamento diretto tra Nigeria e Marocco, servendo paesi come la Mauritania, e prefigurando un’estensione verso l’Europa. L’accordo intergovernativo ratificato in questa sessione prevede una firma ufficiale entro giugno 2025, segnando una tappa cruciale nella sua realizzazione.

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Questo progetto, la cui prima fase dovrebbe essere operativa entro il 2029, rappresenta un passo avanti decisivo per l’integrazione regionale. Tuttavia, la sua attuazione dipende essenzialmente dalla mobilitazione dei finanziamenti necessari. A questo proposito, l’ECOWAS ha chiesto un maggiore coinvolgimento dei partner per lo sviluppo e del settore privato per accelerarne la realizzazione. Il presidente della Commissione ha insistito sul fatto che questo gasdotto rappresenta un pilastro fondamentale per la crescita sostenibile e la stabilità dell’intera regione.

L’Africa Atlantic Gas Pipeline non si limita alle tradizionali infrastrutture energetiche: fa parte di una visione strategica a lungo termine, sostenuta da Marocco e Nigeria, volta a rafforzare le relazioni intercontinentali tra Africa ed Europa. Questo progetto, molto più di una semplice iniziativa energetica, mira a diventare un motore di sviluppo economico, creatore di posti di lavoro e garante della sicurezza energetica del continente. Amina Benkhadra, direttrice generale dell’Ufficio nazionale degli idrocarburi e delle miniere del Marocco, ha sottolineato che questo progetto, nato dalla visione strategica di Sua Maestà il Re Mohammed VI, costituisce un vero catalizzatore di prosperità, contribuendo così all’emergere di un paese più stabile, un’Africa più unita e più prospera sulla scena mondiale.

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