Andando nella Repubblica Democratica del Congo due settimane fa, per sfidare Unione Maniemaprima di incrociare le spade con il Tramonti Mamelodi in Sud Africa, il Raja mirava a sbloccare la propria situazione nel girone B della Lega dei Campionicon la speranza di riportare più punti possibili da una trasferta ad alto rischio. Gli Eagles puntavano alla prima vittoria nella fase a gironi, ma invece il club si è trovato al centro di uno scandalo che ne ha chiaramente danneggiato l’immagine. IL RCA ha resistito per un’ora di gioco, prima di crollare dopo un gol di Iqraam Rayners al 65′. La sconfitta ha condannato il rappresentante di Marocco occupare l’ultimo posto nel girone, con un solo punto raccolto in tre partite.
Sulle tribune dello stadio Loftus Versfeld, un centinaio sostenitori I Verdi non hanno risparmiato sforzi per incoraggiare i propri giocatori, intonando le famose canzoni della “Curva Sud” e schierando striscioni per denunciare il metodo di gestione adottato al complesso Al Oasis. Purtroppo, dopo il fischio finale, questo gruppetto è uscito dai binari, attaccando direttamente i giocatori, dopo la sconfitta contro il Tramonti Mamelodi. Il video del capitano Anas Zniti lo scambio di insulti con i tifosi, all’uscita dallo stadio, ha fatto il giro del web domenica, a poche ore dalla fine della partita. Peggio ancora, il portiere ha poi attaccato il suo pullman, Ricardo Sa Pintoche stava cercando di calmare il suo giocatore. Questa scena la dice lunga sull’atmosfera che si respira all’interno del gruppo e nello spogliatoio della Rajadove l’anarchia è pari solo a quella che regna a livello del complesso Al Oasis, con una direzione completamente sconvolta, travolta dagli eventi.
Sull’orlo dello sfratto, Sa Pinto denuncia insubordinazione nello spogliatoio
Durante la conferenza stampa post partita di domenica allo stadio Loftus Versfeld, i portoghesi Ricardo Sa Pinto ha ammesso che il problema della squadra risiedeva nello spogliatoio, come il suo predecessore Abdelkarim El Jinaniche aveva fatto le stesse osservazioni prima di cedere il suo posto. “Sono il principale responsabile. Sono un allenatore, quindi il primo responsabile della situazione sono io. Non ho mai tentato di scaricare questa responsabilità su altri soggetti e non lo farò adesso! Poi ci sono altre cose nello spogliatoio, nella nostra famiglia, di cui dobbiamo parlare e che dobbiamo risolvere. Vi ricordo però che il primo responsabile sono io, non è per sottrarmi alle mie responsabilità che dico questo. Siamo tutti tristi, tutti avevamo grandi progetti per questa competizione, sogni. C’è sempre speranza, possibilità. Sarà molto difficile, ma è sempre possibile”, ha detto domenica Sa Pinto.
A Casablanca, la sede principale di Adil Halla si sono riuniti domenica sera per discutere della cacciata dei portoghesi. Venerdì è previsto anche un secondo incontro con i soci del club. Per l’ennesima volta in oltre un decennio, l’ufficio di Raja si prepara a far saltare una nuova miccia, per evitare di innescare un rinnovamento totale e tagliare il male alla radice. La stessa soluzione ha portato due mesi fa alla nomina di Ricardo Sa Pinto (al posto di Rusmir Cviko), quest’uomo che oggi viene presentato come l’unico male che rode la squadra. Ancora una volta, i dirigenti del Raja opteranno quindi per ricucire questo percorso che ha portato la squadra al caos.
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