Il nuovo primo ministro francese François Bayrou consulterà le forze politiche lunedì e martedì mentre mette insieme il suo governo, cercando un percorso stretto per approvare il bilancio 2025 in un panorama politico fratturato.
Il Primo Ministro inizierà lunedì mattina a parlare con la presidente del gruppo dei deputati del Raggruppamento Nazionale (estrema destra), Marine Le Pen, che domenica ha criticato una “spregevole coalizione degli opposti” ma non censurerà “a priori”, accompagnata dal presidente del partito Jordan Bardella.
Bayrou, che ha voluto chiamare personalmente i capigruppo, parlerà poi con l’ex primo ministro Gabriel Attal, entrambi leader dei deputati macronisti Ensemble pour la République (EPR) e leader del partito presidenziale Renaissance, che ha mostrato la sua supporto.
Seguiranno i leader dei gruppi socialisti in Parlamento e il primo segretario del Partito socialista Olivier Faure che non hanno intenzione di entrare nel governo ma si sono mostrati pronti a discutere su diversi temi, come una “conferenza sociale” sulle pensioni o la fiscalità dei redditi alti. Tante proposte che avevano ricevuto il sostegno del partito di François Bayrou, il MoDem (centro), in seno all’Assemblea.
Il leader dei deputati della destra repubblicana (DR) Laurent Wauquiez verrà da solo. Il suo partito Les Républicains condiziona la partecipazione della destra al governo al “progetto” che François Bayrou presenterà loro.
La France insoumise (sinistra radicale), che ha già promesso la censura, ha rifiutato di incontrare François Bayrou in questo contesto, per “paura”, secondo il suo leader Jean-Luc Mélenchon, “che fosse di nuovo tutta una commedia”.
Una squadra da costruire
Accanto a queste consultazioni volte a misurare il sostegno a sua disposizione, il signor Bayrou sta perfezionando la sua squadra, che vuole essere più compatta e dominata da “personalità” esperte.
“Sarò un primo ministro in piena attività e complementarità” con il presidente, ha dichiarato François Bayrou al settimanale La Tribune Dimanche. Il Primo Ministro, tuttavia, non intende litigare per le posizioni statali, che secondo una fonte governativa rientrano nel cosiddetto ambito “riservato”.
Il partito di François Bayrou detiene attualmente il Ministero degli Affari Esteri, con Jean-Noël Barrot.
Il tempo sta per scadere
Il tempo stringe per la formazione del governo perché sarà quello che porterà avanti la nuova legge finanziaria per il 2025, interrotta dalla censura, mentre il deficit peggiora e le agenzie di rating aggrottano la fronte.
I deputati francesi esamineranno lunedì un disegno di legge speciale, destinato a garantire la continuità dello Stato, consentendo l’aumento delle tasse, crediti di spesa sulla base del bilancio precedente e autorizzando lo Stato e la Previdenza sociale a contrarre prestiti.
(afp)
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