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L’ex dipendente vince la causa dopo il licenziamento

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Una ex dipendente dell’aeroporto di Ginevra ha ottenuto un risarcimento di 100.000 franchi in seguito al suo licenziamento da lei ritenuto ingiusto (immagine illustrativa).

Foto: KEYSTONE/MARTIAL TREZZINI

Ha vinto la causa un’ex dipendente dell’aeroporto di Ginevra, che ha denunciato un gruppo WhatsApp interno che considerava sessista e razzista. La commissione d’appello della compagnia ha condannato l’aeroporto di Ginevra a versare un risarcimento di quasi 100.000 franchi.

Questa donna, che lavorava all’aeroporto di Ginevra dal 2007, è stata licenziata nel 2022, in seguito alla sua denuncia. Era stata aperta un’indagine interna. Anche l’aeroporto di Ginevra ha contattato la Procura della Repubblica. Tale procedura ha comportato la mancata entrata in merito alla questione.

L’ex dipendente si è rivolto alla commissione di ricorso interna dell’aeroporto di Ginevra, che comprende rappresentanti del personale e del datore di lavoro. Secondo un comunicato stampa diffuso domenica dal sindacato SSP, questa commissione ha constatato l’esistenza del sessismo, ha annullato il licenziamento e ha ordinato al datore di lavoro di versargli un’indennità di quasi 100’000 franchi.

Tale decisione può essere impugnata dinanzi alla Sezione amministrativa della Corte di giustizia. Nel frattempo, la SSP “chiede la reintegrazione di questa lavoratrice” elogiandone il coraggio e la determinazione.

Contattata dalla Tribune de Genève e dalla RTS che ha rivelato la vicenda, la direzione dell’aeroporto di Ginevra ricorda di aver commissionato all’epoca un’indagine interna che ha escluso qualsiasi situazione di molestie. La direzione sottolinea inoltre di non tollerare “qualsiasi comportamento che possa costituire un attacco alla personalità o qualsiasi altra forma di discriminazione” e assicura che ogni caso segnalato venga trattato.

/ATS

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