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OL: Dov'è l'inchiesta sulla violenza tra tifosi prima della finale della Coupe de a Lille?

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Tra i 15.200 tifosi del Lione che il 25 maggio sono arrivati ​​al Lille sognando il primo trofeo in dodici anni, pochi sono rimasti impressionati dai gol segnati da Dembélé e Ruiz nel primo tempo. No, questa finale senza molta storia della Coupe de persa contro il PSG (1-2) ha lasciato il segno soprattutto in campo OL a causa dei violenti scontri avvenuti al casello di Fresnes-lès-Montauban (Pas-de-Calais ).

Contrariamente all'organizzazione prevista dalle autorità, una parte del convoglio del Lione (sette pullman, ovvero circa 450 persone su 1.200) in viaggio con i gruppi di tifosi si è così trovata di fronte a 1.500 tifosi parigini (23 pullman) all'altezza di questo pedaggio situato sul Autostrada A1, a una quarantina di chilometri dallo stadio Pierre Mauroy.

I dettagli del bilancio delle persone parlano immediatamente di 30 tifosi feriti (oltre a otto agenti di polizia), di cui “14 che necessitavano di cure mediche”, nel corso di questa rissa che precedeva un manifesto classificato ad altissimo rischio (livello 5 su 5) dalla Nazionale. Divisione anti-hooliganismo (DNLH) della polizia nazionale.

Un autobus di tifosi del Lione ha preso fuoco davanti a un casello dell'autostrada A1, a Fresnes-lès-Montauban, il 25 maggio.– P. Beauvillain / AFP

“Utilizzo di un gran numero di video”

Mentre PSG e OL si incontreranno di nuovo per la prima volta dalla finale della Coupe de France, questa volta in Ligue 1, questa domenica (20:45) al Parco dei Principi, 20 minuti si è interrogato sulle conseguenze di questi gravi incidenti, prolungati in serata dai danni allo stadio Villeneuve-d'Ascq. Sebbene non sia stata ancora aperta alcuna indagine giudiziaria, l'indagine preliminare è ancora in corso, sette mesi dopo, sotto la responsabilità della Procura di Arras.

Contattato da 20 minuti questa settimana, il sostituto procuratore di Arras Adam Chodkiewiez spiega: “L’indagine sta procedendo, ma richiede l’uso di un gran numero di video. Al casello autostradale la scena è stata ripresa da numerosi automobilisti che sono stati via via identificati e che sono stati poi avvicinati per chiedere eventuali riprese video. È ora in corso l’utilizzo dei video a disposizione degli inquirenti per cercare di accertare le rispettive responsabilità dei protagonisti”.

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“Le famiglie hanno vissuto questa scena terribile”

Adam Chodkiewiez, che intende “fare il punto sull'inchiesta la prossima settimana”, spiega che l'indagine è stata affidata alla sezione ricerche (gendarmeria nazionale) di Villeneuve-d'Ascq e che ciò “ha permesso di precisare la cronologia degli eventi prima dell'udienza Finale della Coupe de France”. Come sottolineato in un comunicato dell'OL all'indomani degli scontri, l'attuale inchiesta denuncia una “scorta ridotta” per i sette allenatori del Lione che si sono ritrovati “nella stessa linea degli allenatori parigini”.

“Finora non sono stati segnalati feriti gravi”, ha detto il sostituto procuratore di Arras. Il bilancio materiale, però, è ben più pesante: i danni per la sola concessionaria autostradale sono stimati in oltre 1,5 milioni di euro. » Un bilancio che ha lasciato perplessi Hervé Banbanaste, avvocato del gruppo Bad Gones, che qui rappresenta una decina di sostenitori dell'OL che hanno presentato una denuncia per “l'attacco contro gli autobus del Lione al casello autostradale”.

“Capisco i danni significativi alla rete autostradale, ma il nocciolo della questione, secondo me, sono le vittime che sono quasi bruciate sull'autobus numero 7”, ha detto Bbananaste. Anche qui parliamo di famiglie e minori, non di profili ultra. » Deciso a costituirsi parte civile, insiste Me Babbanaste.

« Ho parlato con delle famiglie che hanno parlato di un fumogeno lanciato da un tifoso parigino nel portello di questo autobus bruciato. Le persone sono state costrette a rompere le finestre per uscire velocemente ed evitare di rimanere intrappolate tra le fiamme. Difendo le famiglie che hanno vissuto questa terribile scena e non voglio che vengano dimenticate. »

A maggio l’OL aveva parlato di “sostenitori armati del PSG”

Iscritto giovedì da 20 minutila direzione dell'OL indica “lasciamo che la giustizia comunichi” riguardo a questa indagine per la quale il club non ha ulteriori informazioni. Il 26 maggio 2024, l'Olympique Lyonnais si è rammaricato nel suo comunicato stampa di “un evidente errore di percorso”, nonché della presenza di “tifosi armati del PSG” che hanno “ferito diversi tifosi dell'OL”.

Il nostro file su OL

Pur precisando che “sarà parte civile per tutti i procedimenti che verranno aperti”. In questo contesto, un decreto ministeriale pubblicato venerdì sulla Gazzetta Ufficiale e un decreto prefettizio approvato martedì vietano la presenza dei tifosi del Lione questa domenica al Parco dei Principi. Considerando l'episodio di Fresnes-lès-Montauban, questa potrebbe non essere l'ultima decisione riguardante uno scontro tra PSG e OL.

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