BCE-1 (Crediti: BCE)
Di Christophe Boucher, Direttore degli investimenti di ABN AMRO Investment Solutions
Dall'ultima riunione non si sono registrati progressi significativi sul fronte dell'inflazione, che continua a rallentare costantemente.
Tuttavia, un taglio di 50 punti base indicherebbe che la BCE è più preoccupata per le prospettive di crescita, il che potrebbe causare tensioni sui mercati.
La signora Lagarde molto probabilmente preparerà il terreno per ulteriori tagli senza impegnarsi in anticipo su un ritmo specifico.
A nostro avviso è ancora troppo presto perché la BCE ricorra alla “forward guidance”. Le politiche di Trump rimangono imprevedibili.
Da un lato, la portata dei rischi al ribasso per la crescita rimane poco chiara e anche la disinflazione dei servizi non ha mostrato progressi sufficienti per dare assoluta fiducia alla BCE.
D’altro canto, la crescita nel terzo trimestre ha registrato una ripresa grazie a una leggera ripresa della domanda interna e la BCE deve sostenere questa ripresa.
La debolezza dell’euro aggiunge un nuovo livello di incertezza al percorso dell’inflazione, mentre ci muoviamo verso la parità mentre il divario tra i tassi di interesse della Fed e della BCE si amplia.
Le proiezioni della Bce indicherebbero prospettive di crescita più deboli, gravate dalla debolezza dell’industria tedesca e dall’incertezza politica francese. Per il momento le politiche incerte di Trump potrebbero non essere prese in considerazione in queste previsioni.
Ci aspettiamo che i tassi vengano tagliati due volte, almeno nella prima metà dell’anno, a differenza del percorso di pause della Fed”.
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