DayFR Italian

In Siria la bandiera dell’indipendenza torna in servizio

-

Con la caduta del presidente Bashar al-Assad, la bandiera dell’era dell’indipendenza è tornata in servizio in Siria, sostituendo i colori che erano stati scelti nel 1980 sulle strade e sui pennoni di molti edifici pubblici.

Se in teoria le tre bande orizzontali, nera, bianca e rossa, battute da due stelle verdi, rimangono la bandiera ufficiale della Siria, essa è scomparsa dal panorama.

È di fatto l’emblema adottato nel 2011 durante le prime manifestazioni pro-democrazia contro Bashar al-Assad e che viene issato in molti angoli delle strade.

Composto da tre fasce orizzontali nere, bianche e verdi, con tre stelle rosse, riprende i colori con cui il partito Baath, al potere dagli anni ’60, aveva fatto tabula rasa.

– Inimmaginabile –

Così mercoledì a Qardaha, nell’ovest del Paese, sulle rovine fumanti del mausoleo del padre di Assad, la cui tomba è stata data alle fiamme, i ribelli si sono messi in posa brandendo la bandiera della rivoluzione siriana.

Allo stesso modo a Damasco, nel cuore della capitale, un gruppo di persone si è riunito per esporre una versione XXL di questa bandiera sulla famosa Piazza degli Omayyadi.

Una scena inimmaginabile solo una settimana fa. Negli ultimi anni, bastava essere accusati di aver comprato vestiti per cucire una bandiera rivoluzionaria per finire in prigione.

Oggi, invece, nessuno ha paura di portarlo in giro, di farsi selfie o fotografarsi, o di dipingerselo sulle guance.

I ribelli che hanno rovesciato Assad hanno preso il controllo anche della televisione di stato, e anche in questo caso si è verificato un cambio di scenario.

Un conduttore televisivo, perfettamente rasato e in giacca e cravatta, è apparso sullo schermo, dando la notizia, con la bandiera dell’indipendenza che sventolava dietro di lui.

In tutto il mondo, da Londra a Berlino, da Parigi a Istanbul, anche la diaspora siriana si è radunata dietro questa bandiera durante le sue manifestazioni per cantare canzoni per la libertà e slogan anti-Assad.

E sono bastate poche ore dopo la fuga di Bashar al-Assad per vedere la stessa bandiera sventolare su numerosi consolati e ambasciate siriane, anche a Mosca dove il presidente deposto ha comunque trovato rifugio.

– Due stelle o tre? –

Sulla bandiera adottata nel 2011 da manifestanti e contestatori del regime, il verde simboleggia i primi anni dell’Islam, mentre il bianco si riferisce alla dinastia degli Omayyadi e il nero al califfato abbaside che governò dal 750 d.C. fino alla metà del XIII secolo.

Le tre stelle rosse rappresentano le principali città di Damasco (sud-ovest), Aleppo (nord-ovest) e Deir Ezzor (est).

Ereditata dal periodo di accesso all’indipendenza, questa bandiera è rimasta per molti il ​​simbolo di un periodo pieno di speranza, successivamente schiacciato dal totalitarismo di Hafez al-Assad e di suo figlio.

La bandiera ufficiale siriana, introdotta nel 1980, ha due stelle verdi ma ricorda l’era di Assad e la dittatura da cui il Paese vuole voltare pagina.

– Altre bandiere –

In tredici anni di guerra civile, in Siria sono apparse altre bandiere.

C’era la bandiera nera dei jihadisti dello Stato Islamico, che governava uno stato embrionale che comprendeva diversi milioni di persone e colpevole di molteplici abusi in Iraq e Siria dal 2014.

Anche il Fronte Jabhat al-Nusra, il ramo siriano di Al-Qaeda, aveva la sua bandiera, nera con la shahada (professione di fede musulmana) scritta in bianco.

Da questa fazione proviene il gruppo islamista Hayat Tahrir al-Sham (HTS), a capo della coalizione che ha preso il potere a Damasco, e la sua bandiera è bianca con una fascia verde e un cerchio centrale decorato con la shahada scritta su sfondo verde.

Martedì, Mohammad al-Bashir, designato dai ribelli a capo del governo di transizione, è stato fotografato con due bandiere, quella della rivoluzione e una bandiera con la shahada, suscitando scalpore sui social network.

Tra le bandiere regionali fiorite c’era anche quella dei curdi siriani, rossa, bianca, verde e gialla, issata nelle zone sotto il loro controllo.

Hai in mente un progetto immobiliare? Yakeey e Médias24 ti aiutano a realizzarlo!