L'ex parlamentare normanna è stata scagionata definitivamente dal caso di traffico di droga nella sua città.
Pubblicato il 12/10/2024 08:54
Aggiornato il 12/10/2024 10:53
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“È la fine di un lungo calvario”reagisce martedì 10 dicembre a France Bleu Normandie, Mélanie Boulanger, ex sindaco di Canteleu, nella Senna Marittima, il giorno dopo la sua assoluzione definitiva per un caso di traffico di droga nella sua città. L'eletto è stato assolto nel luglio 2024 durante un primo processo, ma la procura di Bobigny ha presentato ricorso. Finalmente la Procura Generale della Corte d'Appello di Parigi “ha rinunciato al ricorso presentato dalla Procura di Bobigny contro la sentenza di assoluzione”.
“Non so se me ne rendo conto ancora. Sto sorridendo, sto bene. Quando il mio avvocato mi ha comunicato la notizia, gli ho chiesto: 'È vero? È vero? È vero? ?'”dice Mélanie Boulanger. L'eletto spiega di aver attraversato “un uomo malato” : “Ho vissuto qualcosa di orribile per 38 anni mese. Quando cerchi di fornire prove della tua innocenza con tutti i mezzi e questa prova non è mai stata letta, mai ascoltata; quando chiedi il confronto e non è mai permesso, è estremamente difficile.”
L'ex sindaco di Canteleu dice di sì “grande fiducia nella nostra giustizia e nella nostra Repubblica. Non pensavo che nel Paese dei diritti umani si potesse negare a chi è accusato il diritto di difendersi. Ci sono però stati dei precedenti, come il caso Outreau, il caso Patrick Dils relazione, ma non ricordavamo nulla.”
“Non biasimo la giustizia, non ho sentimento di vendetta”spiega Mélanie Boulanger. “Ho avuto molta rabbia. Do la colpa al sistema, al fatto di essermi trovato faccia a faccia con interlocutori convinti per i quali la conclusione doveva essere quella che avevano scritto. Mi ha spezzato la vita, ma c'è una vita dopo la politica e Saprò fare qualcos'altro.”
L'ex eletto è oggi direttore dello Sport e della Vita Comunitaria del comune di Val-de-Reuil, nell'Eure. Su France Bleu Normandie dice che vuole scrivere un libro: “Ho molto da raccontare”. “Continuerò a interessarmi alla vita pubblica, ma non sarò più eletto, non lo voglio più. È con rammarico, ma è così”.
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