Il fondatore di Just for Laughs Gilbert Rozon ha tentato invano di rinviare il processo civile contro nove presunte vittime, apertosi lunedì in seguito all’adozione, la settimana scorsa, in Quebec, di un disegno di legge che migliora l’accesso alla giustizia per le vittime di violenza sessuale.
“Uff!” abbiamo sentito nell’aula del tribunale di Montreal quando il giudice Chantal Tremblay ha rifiutato la richiesta di Gilbert Rozon.
Anne-Marie Charette, Annick Charette, Patricia Tulasne, Sophie Moreau, Danie Frenette, Lyne Charlebois, Guylaine Courcelles, Marylena Sicari e Martine Roy chiedono più di 14 milioni di dollari all’ex magnate della commedia per violenza sessuale e stupro, tra gli altri.
Il suo processo civile avrebbe dovuto aprirsi lunedì al tribunale di Montreal, ma Gilbert Rozon ha chiesto di rinviare il caso di un mese, a causa di una nuova legge appena adottata dall’Assemblea nazionale.
La settimana scorsa è stata adottata la nuova legge 73 che migliora l’accesso alla giustizia per le vittime di violenza sessuale.
“Introduce una presunzione di irrilevanza per fatti basati su miti e stereotipi. Ad esempio, non aver chiesto la fine del rapporto sessuale. […] E il signor Rozon usa molti di questi miti e stereotipi nelle sue difese”, aveva detto Diario Domenica Sophie Gagnon, direttrice generale di Juripop.
L’avvocato di Gilbert Rozon, Me Laurent Debrun, tuttavia, ha dichiarato alla corte di non aver “anticipato l’adozione di questo articolo. L’adozione e l’entrata in vigore il 4 dicembre non sono una coincidenza”.
Chiede quindi il rinvio dell’udienza di dicembre per decidere se questa legge debba essere applicata immediatamente oppure no.
“La portata di questo articolo di legge farà sì che saremo vincolati nella difesa del signor Rozon”, ha sottolineato il signor.e Debrun, che già intende contestare la costituzionalità della legge.
Secondo Me Bruce Johnston, che rappresenta le nove donne, “il concetto di rilevanza e irrilevanza di uno stereotipo di stupro non è nuovo”.
Saga legale
Lunedì mattina si è aperto un nuovo ciclo di questa saga legale che si oppone al magnate dell’umorismo caduto e alle sue presunte vittime.
Infatti, una richiesta di azione collettiva contro di lui avanzata dal collettivo Les Courageuses è stata respinta nel 2020, a seguito di una decisione della Corte d’appello.
Poi, lo stesso anno, l’ex uomo d’affari fu assolto dalle accuse penali di stupro e aggressione al pudore contro Annick Charette.
Il processo, presieduto dal giudice della Corte Superiore Chantal Tremblay, è normalmente previsto per 43 giorni e dovrebbe concludersi il 27 marzo 2025.
Seguiranno maggiori dettagli…
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