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Sottomarini francesi per l'Australia invece di quelli americani?

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L'articolo dell'Australian Strategic Policy Institute (ASPI) intitolato “I rischi AUKUS si stanno accumulando: l'Australia deve prepararsi a costruire invece i SSN francesi” pubblicato il 5 dicembre 2024 evidenzia i rischi associati alla partnership trilaterale AUKUS tra Australia, Stati Uniti e Stati Uniti Unito, proponendo al contempo un’alternativa strategica per l’Australia.

Questa alternativa non è altro che… un passo indietro rispetto all'offerta della Francia.

L’Australia, nell’ambito del suo impegno strategico con gli Stati Uniti e il Regno Unito, ha preso una decisione importante nel 2021 unendosi al partenariato AUKUS. Questa partnership mira a fornire all'Australia sottomarini nucleari di progettazione americana e britannica. Tuttavia, questa iniziativa non è priva di rischi e solleva molte domande sulle capacità industriali, sulla geopolitica e sulle implicazioni a lungo termine per l’Australia.

Sottomarini: i rischi della partnership AUKUS

L’articolo evidenzia diverse sfide chiave che l’Australia potrebbe affrontare nell’ambito di questa partnership:

  1. Ritardi e incertezze nella consegna dei sottomarini nucleari : Il progetto AUKUS si basa sull'impegno dell'Australia ad acquisire sottomarini nucleari di prossima generazione. Tuttavia, la produzione di queste navi è complessa e potrebbe causare ritardi significativi. Tipo sottomarini Virginia O Astuto sono in produzione per gli Stati Uniti e il Regno Unito, ma i loro costi sono astronomici e la loro disponibilità incerta.
  2. La questione del trasferimento tecnologico : sebbene gli Stati Uniti e il Regno Unito siano impegnati a fornire tecnologie avanzate all'Australia, permane l'incertezza sulla capacità dell'Australia di padroneggiare pienamente queste tecnologie, il che potrebbe limitare il futuro strategico dell'indipendenza australiana.
  3. Tensioni geopolitiche con la Cina : La partnership AUKUS è una risposta diretta all’espansione militare della Cina nella regione dell’Indo-Pacifico. Tuttavia, la Cina ha chiaramente espresso la sua contrarietà a questa iniziativa, e le crescenti tensioni potrebbero portare a ripercussioni economiche e diplomatiche per l’Australia.

L’alternativa francese: i sottomarini nucleari a propulsione francese Suffren

Di fronte a questi rischi, Pietro Briggs, L’autore dell’articolo suggerisce che l’Australia dovrebbe invece rivolgersi alla Francia per una soluzione alternativa. Nello specifico, suggerisce che l'Australia si prepari a costruire sottomarini nucleari a propulsione francese, in particolare quelli del Soffrire.

Vantaggi della soluzione francese

  1. Tecnologia collaudata : Sottomarini a propulsione nucleare Soffrire sono già in produzione in Francia e hanno dimostrato la loro efficacia. La Francia ha una lunga storia nella progettazione e manutenzione di sottomarini nucleari, il che garantisce una comprovata competenza nel settore.
  2. Capacità produttiva localizzata : A differenza della dipendenza dagli Stati Uniti e dal Regno Unito, l’Australia potrebbe trarre vantaggio da un partenariato più equo con la Francia, in termini di trasferimento tecnologico e produzione locale. Ciò rafforzerebbe l’indipendenza della difesa dell’Australia e ridurrebbe i tempi di consegna.
  3. Meno rischi geopolitici : Con una partnership franco-australiana, l’Australia potrebbe evitare alcune delle tensioni geopolitiche associate all’AUKUS, in particolare con la Cina. Inoltre, la Francia, in quanto membro permanente del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e attore chiave in Europa, potrebbe offrire all’Australia un approccio strategico più equilibrato nei confronti dei suoi partner.

Sebbene la partnership AUKUS possa sembrare una soluzione rapida e ambiziosa, pone troppi rischi a lungo termine per l’Australia. Il Paese dovrebbe invece prepararsi per un’alternativa più sicura e indipendente, esplorando la possibilità di costruire sottomarini nucleari a propulsione francese. Questa scelta potrebbe non solo garantire una migliore padronanza tecnologica ma anche evitare i rischi geopolitici associati a un eccessivo allineamento con Stati Uniti e Regno Unito.