Secondo quanto Zakaria ha raccontato ai nostri colleghi, l’adolescente è stato rapito da un gruppo di giovani adulti. Gli avrebbero rubato il telefono qualche giorno prima e poi teso una trappola con l’obiettivo di rapirlo, facendogli però credere che gli avrebbero restituito il suo smartphone. “Le sono venuti a prendere dopo la scuola e l’hanno convinta a salire in macchina, fingendo di non avere con sé il cellulare e di dover andare a prenderlo altrove.“, ha dettagliato il Tiktoker.
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Video di riscatto e minacce di stupro
Nei giorni successivi, la banda di rapitori ha inviato messaggi sui social network, in particolare ad un’amica della vittima, sostenendo che avevano intenzione di violentarla. Secondo Zakaria, “Fondamentalmente dicevano: “La rilasceremo una volta che ci avrà succhiato e l’avremo scopata ogni quindici”.‘”. Gli aguzzini della giovane avrebbero contattato anche la sua famiglia, in particolare attraverso un video in cui lei appare e nel quale chiedevano un riscatto di 1.500 euro. Hanno aggiunto che non l’avrebbero lasciata andare.”finché non è andata in padella“.
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È stato il 24 novembre che la polizia è riuscita finalmente a localizzare l’adolescente e a rilasciarla. Un sospettato è stato arrestato, ha detto a Sudinfo Stefan Vandevelde, portavoce della procura di Bruxelles. È in corso un’indagine sulla “presa di ostaggi”. La giovane non ricorda tutto quello che ha sofferto: “Ha dei buchi, perché l’hanno costretta a bere e fumare“, ha infatti indicato Zakaria ai nostri colleghi.
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