Il primo ministro francese Michel Barnier non crede che la leader di estrema destra Marine Le Pen oserà censurare il suo governo, nonostante le numerose concessioni fatte al suo partito, ha detto martedì il presidente di un gruppo del blocco centrale.
“Fino a ieri, il Primo Ministro non credeva che la RN (Raggruppamento Nazionale) avrebbe censurato”, ha spiegato questa fonte mentre il partito di estrema destra si prepara a votare mercoledì sera la mozione di censura presentata dalla sinistra.
Lunedì, il 73enne primo ministro si è assunto la responsabilità dell’esecutivo facendo adottare senza votazione il bilancio della Previdenza sociale, esponendo il suo governo a una mozione di censura e assicurando di essere “alla fine del dialogo” con le politiche dei gruppi.
Durante una riunione di lunedì dei capigruppo della “base comune” di destra e di centrodestra, durante la quale Barnier ha informato i suoi soldati della sua intenzione di utilizzare l’articolo 49.3 per approvare senza votazione il Bilancio di sicurezza sociale, si è assentato per rispondere a Marine Le Pen.
“Quando è tornato era diverso. Ad un certo punto ci ha detto questa frase – non credo fosse una frase calcolata, credo proprio che fosse spontanea – ‘Non credevo che avrebbe osato’”, ha detto la capogruppo.
E parafrasando Michel Barnier: “Vediamo chiaramente che ogni volta che lasciamo andare qualcosa, ci chiede qualcos’altro e che, a un certo punto, probabilmente dobbiamo fermarci”.
Secondo l’entourage del primo ministro, questi aveva già parlato con lei in mattinata per annunciarle che avrebbe ceduto sulle riduzioni del rimborso dei medicinali.
Nel pomeriggio “gli ha detto che, in ultima analisi, abbiamo bisogno di più pensioni”, dice la stessa fonte, a proposito dell’indicizzazione all’inflazione solo di una parte delle pensioni.
“Più difficile e più serio”
La censura “renderà tutto più difficile e più serio”, ha avvertito martedì il primo ministro Michel Barnier.
“La situazione è difficile a livello di bilancio, a livello finanziario” e “molto difficile a livello economico e sociale”, “ricordate (…) che la censura in questione domani (mercoledì) (… ) renderà tutto più difficile e più serio”, ha affermato davanti all’Assemblea nazionale, rispondendo al leader dei deputati comunisti, André Chassaigne.
Per questi ultimi è responsabilità” del signor Barnier “se domani entreremo in territori sconosciuti”.
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