Simon Brandt vuole tornare “a testa alta”. Il candidato del gruppo Libertà e Giustizia Sociale annuncia lunedì la sua candidatura all’Esecutivo della città di Ginevra. In un’intervista al Tribuna di Ginevraevoca una decisione “consensuale e strategica” presa all’interno del partito fondato dal suo mentore Pierre Maudet. Il suo ritorno in politica arriva dopo un periodo nell’ombra per “ricostruirsi”.
Il politico è stato perseguito per due casi di violazione d’ufficio. Uno per aver fatto trapelare alla stampa un rapporto sulle note spese degli alti dirigenti comunali in qualità di consigliere comunale, dove è stato assolto con il beneficio del dubbio. L’altro per aver fornito informazioni riservate in qualità di collaboratore della polizia ginevrina. Arrestato nel 2019, è stato finalmente scagionato da questa vicenda.
Dopo la sua mancata elezione nel Consiglio amministrativo della Città di Ginevra nel 2020 sotto i colori del PLR, Simon Brandt si mostra cauto nella corsa all’Esecutivo. Lui punta innanzitutto all’ingresso di Libertà e Giustizia Sociale nel Consiglio Comunale con la speranza di scuotere la maggioranza di sinistra.
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